La componente femminile nel mondo del lavoro si attesta al 41% degli occupati totali. E’ quanto emerge dai dati raccolti dalla Confederazione Democratica dei Lavoratori. Nel dettaglio: le donne incidono in particolare per il 30% fra i lavoratori autonomi, per il 57% nella pubblica amministrazione e per il 38% nel settore privato. Su quest’ultimo occorre però fare una precisazione: se si scorporano dal totale degli occupati i lavoratori frontalieri - per cui si registra una netta minoranza delle femmine con una percentuale del 22% - e si considerano i soli sammarinesi e residenti, le donne occupate sono il 47%. Rimanendo nel settore privato e prendendo a campione sempre l’occupazione residente, si registra che negli ultimi 5 anni le femmine sono cresciute del 13,6% e i maschi del 12%. Eclatante, inoltre, il dato che riguarda la crescita femminile nelle mansioni di alto livello: il 40% contro il 13% degli uomini. Fra gli impiegati di concetto la crescita è minore, 14,5% contro il 17,6% dei maschi, ma si torna in positivo fra gli impiegati d’ordine con una crescita del 50% rispetto al 43% della componente maschile. Nelle mansioni operative – fa notare il sindacato – i maschi ovviamente prevalgono. Analizzando gli altri settori produttivi, sempre nel medesimo periodo di riferimento - emerge infine che l’occupazione femminile è indirizzata soprattutto verso il commercio, +8%; nelle banche, +19% e nei trasporti e comunicazioni, +27%.
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