E’ un progetto industriale importante, che unisce due gruppi bancari e che non avrà ripercussioni occupazionali. Banca Partner e Credito Industriale non sono per nulla simili. La prima è una banca d’affari, la seconda fa retail. Daranno vita ad un istituto di credito capace di offrire, oltre ai servizi tradizionali anche quelli relativi all’investimento e alla gestione dei patrimoni. Sotto il controllo di Banca Centrale è stata formalizzata l’acquisizione del pacchetto. Nell’arco di poche settimane, avrà luogo la fusione. Nessuna conferma invece sulla somma offerta da Banca Partner per acquisire una delle quattro banche storiche di San Marino. Si parla di 35 milioni di euro. Carim l’acquistò per 111 milioni. A febbraio, con il benestare di Bankitalia, era stato sottoscritto il contratto tra Banca Partner e i commissari straordinari della Cassa di Risparmio di Rimini. Oggi l’ultima firma. I dettagli verranno illustrati in una conferenza stampa. Probabilmente, con la fusione, sparirà il nome di Banca Partner e rimarrà, riprendendo vita, il Credito Industriale Sammarinese.
Sonia Tura
Sonia Tura
Riproduzione riservata ©