L'accordo chiuso formalmente il 19 dicembre scorso è ormai operativo nella sostanza è basato su tre evidenze: novità (integrazione tra due strutture di altrettante nazioni); efficacia (strategie oltre il territorio verso mercati internazionali); sostenibilità (a costo zero condiviso per professionalità ed interessi senza esborsi e preventivi stanziamenti in denaro).
Il mercato del congressuale è in crescita attraendo eventi internazionali ben si adatta alle peculiarità di San Marino valorizzandone il patrimonio statuale per sua natura mondiale. La Riviera di Rimini e l'Ente Fiera, che controlla al 70% il Bureau cittadino, puntano in alto per avere grandi eventi adattabili alle esigenze del segmento sammarinese con strutture medio piccole. Convention &Visitors Bureau della Repubblica considera la convenzione un biglietto da visita importante per imparare dalla riviera e dare il possibile turisticamente crescendo per esperienza nel tempo. Secondo il governo del Titano questo è un fatto non un'intenzione e rilancia le sinergie a tutti i livelli: aeroporto, viabilità, flussi turistici e scambi commerciali “anticipando in forma concreta anche una collaborazione tra stati” abbattendo ad esempio vincoli come la “Black list”, che bloccano operatori e investitori turistici, marketing e ricchezze complementari basate su identità e servizi. San Marino è già una rete di relazioni complessa e in continua evoluzione in ogni continente. Il sindaco Gnassi ha parlato di sfide comuni e di infrastrutture (l'hardwere) come Palacongressi e Fiera con il “softwere” fornito dai due bureau in una relazione inseparabile, dalla stessa terra, che nessun confine o barriera potrà dividere (“parliamo lo stesso dialetto da secoli”-dice il primo cittadino). Condividere risorse comuni rafforza le politiche turistiche dando a ciascuno ciò che non ha: il mare a San Marino e un Monte di storia e relazioni diplomatiche internazionali alla provincia costiera più lunga d'Italia.
Nel video le interviste a Roberto Berardi, Presidente Convention Bureau Rimini; Marcella Michelotti, Presidente Visitors & Convention Bureau; Pasquale Valentini, Segretario Stato al Turismo; Andrea Gnassi, Sindaco Rimini.
fz
Il mercato del congressuale è in crescita attraendo eventi internazionali ben si adatta alle peculiarità di San Marino valorizzandone il patrimonio statuale per sua natura mondiale. La Riviera di Rimini e l'Ente Fiera, che controlla al 70% il Bureau cittadino, puntano in alto per avere grandi eventi adattabili alle esigenze del segmento sammarinese con strutture medio piccole. Convention &Visitors Bureau della Repubblica considera la convenzione un biglietto da visita importante per imparare dalla riviera e dare il possibile turisticamente crescendo per esperienza nel tempo. Secondo il governo del Titano questo è un fatto non un'intenzione e rilancia le sinergie a tutti i livelli: aeroporto, viabilità, flussi turistici e scambi commerciali “anticipando in forma concreta anche una collaborazione tra stati” abbattendo ad esempio vincoli come la “Black list”, che bloccano operatori e investitori turistici, marketing e ricchezze complementari basate su identità e servizi. San Marino è già una rete di relazioni complessa e in continua evoluzione in ogni continente. Il sindaco Gnassi ha parlato di sfide comuni e di infrastrutture (l'hardwere) come Palacongressi e Fiera con il “softwere” fornito dai due bureau in una relazione inseparabile, dalla stessa terra, che nessun confine o barriera potrà dividere (“parliamo lo stesso dialetto da secoli”-dice il primo cittadino). Condividere risorse comuni rafforza le politiche turistiche dando a ciascuno ciò che non ha: il mare a San Marino e un Monte di storia e relazioni diplomatiche internazionali alla provincia costiera più lunga d'Italia.
Nel video le interviste a Roberto Berardi, Presidente Convention Bureau Rimini; Marcella Michelotti, Presidente Visitors & Convention Bureau; Pasquale Valentini, Segretario Stato al Turismo; Andrea Gnassi, Sindaco Rimini.
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