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Le opportunità dopo l'adesione alla SEPA

13 dic 2013
LE OPPORTUNITA' DOPO L'ADESIONE ALLA SEPA.
LE OPPORTUNITA' DOPO L'ADESIONE ALLA SEPA.
L'adesione all'area europea dei pagamenti rappresenta una conferma per il Paese e una nuova opportunità. Governo e Banca Centrale insieme per illustrare i passaggi di quello che viene definito un risultato storico.
“Nessuna perdita di sovranità, al contrario un riconoscimento e l'affermazione di una precisa autonomia”. Il Governo mette subito l'accento su quelle critiche che meno gli sono piaciute e insieme a Banca Centrale evidenzia la portata dell'adesione all'area SEPA, che colloca la Repubblica al pari degli altri 32 Paesi che aderiscono il sistema dei pagamenti. Le banche della Repubblica, d'ora in avanti, potranno operare direttamente bonifici ed altri tipi di pagamenti, al pari degli istituti di credito degli Stato dell'Unione Europea, di quelli che hanno aderito allo Spazio Economico Europeo, così come Svizzera e Monaco. Un passo in avanti significativo sulla strada della maggiore integrazione, accolto con favore non solo dai diretti interessati. Stare nel SEPA significa stare all'interno di un mercato, evitare quell'isolamento che, diversamente, avrebbe rappresentato per il Titano un vero dramma
Ora si aprono nuovi orizzonti, che vanno però esplorati con la consapevolezza però di dover di incrementare professionalità e competenze del nostro sistema bancario, pensare a nuovi prodotti finanziari. Ne è convinta Banca Centrale, che ha appena creato un ufficio affari internazionali che avrà il compito di favorire accordi con altre banche centrali europee. Alcuni negoziati sono già aperti e presto si potranno vedere i primi risultati. L'obiettivo è quello di consentire l'operatività degli istituti di credito sammarinesi su mercati ben più ampi. Prima, però, servono i memorandum con le altre autorità di vigilanza. “La commissione europea – spiega Banca Centrale - si è dichiarata disponibile a rilasciare un documento che rappresenterebbe una sorta di certificazione autorevole da mettere sul tavolo dei negoziati con le altre banche centrali europee”. Intanto, però, si incassa questo primo risultato
Per i primi tempi le operazioni sammarinesi passeranno attraverso una tramitante, l'ICBP, già partner del Titano per le carte di credito ed altre forme di pagamento. Nulla vieta – spiega il Segretario alle Finanza, Claudio Felici, in futuro di operare direttamente. Meglio però farlo con gradualità, valutando attentamente costi e benefici. “Il diritto è stato assicurato”, aggiunge Felici, che annuncia un nuovo punto in favore della Repubblica: l'adesione volontaria al gruppo di lavoro dell'OCSE sugli adempimenti per lo scambio di informazioni e la possibilità di ospitare a San Marino una riunione del board del Moneyval.

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