Arriva in Commissione finanze la discussione, in sede referente, sull’Istituto finanziario pubblico. Una scelta che sorprende socialisti e unione per la Repubblica. "Avevamo invitato il governo", scrivono, "ad attendere l’esito della spending review prima di dare corso all’iter istituzionale. Non ci possiamo permettere, sottolinea Intesa per il Paese, né la costituzione di nuovi carrozzoni né di vedere aumentate le voci generali di costo a carico dello Stato". Il governo, conclude la nota, non può procedere a colpi di maggioranza. Si parla di beni dello Stato. Di fronte a questo argomento il referendum del 2011 ci dice quale sensibilità esista. Ma il governo ha fretta e la fretta, ricorda Intesa, è cattiva consigliera.
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