L'Ordine degli Avvocati e Notai della Repubblica di San Marino intende sottoporre all’attenzione dell'opinione pubblica e delle Istituzioni, l’emergenza derivata dall’attuale rinvio. dell’approvazione della legge sul Notariato stante l’ormai avviato iter consiliare, ma soprattutto l’attenzione e la sollecitazione che l’organizzazione Internazionale del Notariato Latino che ha già manifestato a mezzo della propria relazione Expertise già posta a conoscenza del Consiglio Grande e Generale, il proprio interesse a che il Notariato Sammarinese si doti di una legge organica che consenta di definire la figura del Notaio, le sue funzioni, le caratteristiche dell’atto notarile, i controlli e le sanzioni da applicare nell’ambito dell’Ordinamento Sammarinese, ciò al fine di rendere riconoscibile detta funzione e soprattutto il suo prodotto costituito dall’atto notarile a livello internazionale. A ciò si aggiunge il ruolo di collaboratore dell’attività giudiziaria e di quella amministrativa cui il Notaio è chiamato nell’ambito delle società economicamente evolute.
Infine un maggior rigore nell’esercizio dell’attività notarile consente all’intero sistema economico sociale di poter fare affidamento sul ruolo svolto dal Notaio teso a dare certezza giuridica ai rapporti giuridico-economici, cosa questa che sicuramente faciliterà anche il rapporto non solo privatistico ma anche pubblicistico con le altre realtà straniere, prime fra tutte l’Italia.
A tal proposito l’Ordine degli Avvocati e Notai auspica che la legge notarile possa essere approvata nell’ambito dell’attività consiliare che ancora può essere esercitata dal Consiglio Grande e Generale pur in una contingenza come quella attuale, al contrario un rallentamento od un rinvio dell’approvazione di tale normativa comporterebbe una qualche diffidenza da parte degli analoghi ordini professionali italiani e stranieri in un momento nel quale, al contrario, vi sono stati interessanti avvicinamenti.
L'Ordine degli Avvocati e Notai unitamente a OSLA intende allertare l'opinione pubblica portando a conoscenza della cittadinanza i seguenti dati.
Ritengono l'OAN e OSLA che i Sindacati non mirino affatto a migliorare la tassazione dei propri associati in un'ottica di equità, ma continuino a sostenere la logica perversa che le tasse, al posto dei dipendenti debbano pagarle le altre categorie economiche. Sino ad oggi la tassazione per la maggioranza dei dipendenti si è attestata intorno all'1% dei redditi. Infatti i dipendenti con n.2 figli a carico che maturino una retribuzione lorda di circa 25.000,00 euro pagano oggi 250,00 euro di imposte.
La riforma tributaria consentirà a questa categoria di lavoratori dipendenti di pagare ancora meno.
Come liberi professionisti abbiamo tale consapevolezza e ci rallegriamo con quella categoria di persone così fortunate.
Non è quindi possibile accettare che i liberi professionisti siano ancora più discriminati e tacciati di evasione. E' indiscutibile che dovere primario di ciascuno cittadino sia quello di contribuire ai costi dello Stato così come prevede l'art. 13 della carta dei diritti, e tale dovere è esteso a tutti, anche ai dipendenti. Inaccettabile è dunque che i Sindacati prelevino dalle retribuzioni di tutti
i dipendenti, dal primo all'ultimo, lo 0,40 giungendo così al paradosso che la stragrande maggioranza dei dipendenti verserà più ai Sindacati che allo Stato. Se è vero come è vero che l'art. 13 della carta dei diritti vale per tutti i cittadini e se è vero come è vero che i dipendenti possono versare lo 0,40 al Sindacato, non si comprende perché non debbano versare altrettanto nelle casse dello Stato.
Con la riforma si introduce la minimum tax per i lavoratori autonomi, chiesta e voluta dai Sindacati (sic!!). Bene i liberi professionisti potranno accettare la minimum tax quando la stessa tassa verrà estesa, in applicazione ai principi costituzionali che tutti i cittadini sono uguali e debbono contribuire al sostentamento dello Stato, a tutti i dipendenti che hanno un reddito da 0 a 23/25.000 euro, sul quale non pagano un euro allo Stato ma versano lo 0,40 al Sindacato. Dal Sindacato sarebbe lecito ed onorevole aspettarsi che rinunciasse allo 0,40 del dipendenti fino a 25.000 euro di reddito che trattiene sulle buste paghe affinché venga versato allo Stato. AL FINE DI SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA ED AFFERMARE PRINCIPI A TUTELA DELLA COLLETTIVITA’ E NON DEI SINGOLI, LA COMMISSIONE NAZIONALE DELLE LIBERE PROFESSIONI INSIEME AD OSLA, ANIS, UNAS ED USC HANNO RICHIESTO UN INCONTRO URGENTE A TUTTI I CAPIGRUPPO CONSIGLIARI, PRIMA DELLA FISSAZIONE DELLA DATA DEL PROSSIMO CGG.
Infine un maggior rigore nell’esercizio dell’attività notarile consente all’intero sistema economico sociale di poter fare affidamento sul ruolo svolto dal Notaio teso a dare certezza giuridica ai rapporti giuridico-economici, cosa questa che sicuramente faciliterà anche il rapporto non solo privatistico ma anche pubblicistico con le altre realtà straniere, prime fra tutte l’Italia.
A tal proposito l’Ordine degli Avvocati e Notai auspica che la legge notarile possa essere approvata nell’ambito dell’attività consiliare che ancora può essere esercitata dal Consiglio Grande e Generale pur in una contingenza come quella attuale, al contrario un rallentamento od un rinvio dell’approvazione di tale normativa comporterebbe una qualche diffidenza da parte degli analoghi ordini professionali italiani e stranieri in un momento nel quale, al contrario, vi sono stati interessanti avvicinamenti.
L'Ordine degli Avvocati e Notai unitamente a OSLA intende allertare l'opinione pubblica portando a conoscenza della cittadinanza i seguenti dati.
Ritengono l'OAN e OSLA che i Sindacati non mirino affatto a migliorare la tassazione dei propri associati in un'ottica di equità, ma continuino a sostenere la logica perversa che le tasse, al posto dei dipendenti debbano pagarle le altre categorie economiche. Sino ad oggi la tassazione per la maggioranza dei dipendenti si è attestata intorno all'1% dei redditi. Infatti i dipendenti con n.2 figli a carico che maturino una retribuzione lorda di circa 25.000,00 euro pagano oggi 250,00 euro di imposte.
La riforma tributaria consentirà a questa categoria di lavoratori dipendenti di pagare ancora meno.
Come liberi professionisti abbiamo tale consapevolezza e ci rallegriamo con quella categoria di persone così fortunate.
Non è quindi possibile accettare che i liberi professionisti siano ancora più discriminati e tacciati di evasione. E' indiscutibile che dovere primario di ciascuno cittadino sia quello di contribuire ai costi dello Stato così come prevede l'art. 13 della carta dei diritti, e tale dovere è esteso a tutti, anche ai dipendenti. Inaccettabile è dunque che i Sindacati prelevino dalle retribuzioni di tutti
i dipendenti, dal primo all'ultimo, lo 0,40 giungendo così al paradosso che la stragrande maggioranza dei dipendenti verserà più ai Sindacati che allo Stato. Se è vero come è vero che l'art. 13 della carta dei diritti vale per tutti i cittadini e se è vero come è vero che i dipendenti possono versare lo 0,40 al Sindacato, non si comprende perché non debbano versare altrettanto nelle casse dello Stato.
Con la riforma si introduce la minimum tax per i lavoratori autonomi, chiesta e voluta dai Sindacati (sic!!). Bene i liberi professionisti potranno accettare la minimum tax quando la stessa tassa verrà estesa, in applicazione ai principi costituzionali che tutti i cittadini sono uguali e debbono contribuire al sostentamento dello Stato, a tutti i dipendenti che hanno un reddito da 0 a 23/25.000 euro, sul quale non pagano un euro allo Stato ma versano lo 0,40 al Sindacato. Dal Sindacato sarebbe lecito ed onorevole aspettarsi che rinunciasse allo 0,40 del dipendenti fino a 25.000 euro di reddito che trattiene sulle buste paghe affinché venga versato allo Stato. AL FINE DI SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA ED AFFERMARE PRINCIPI A TUTELA DELLA COLLETTIVITA’ E NON DEI SINGOLI, LA COMMISSIONE NAZIONALE DELLE LIBERE PROFESSIONI INSIEME AD OSLA, ANIS, UNAS ED USC HANNO RICHIESTO UN INCONTRO URGENTE A TUTTI I CAPIGRUPPO CONSIGLIARI, PRIMA DELLA FISSAZIONE DELLA DATA DEL PROSSIMO CGG.
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