Sinergie di sviluppo tra Rimini e San Marino. Di questo si è parlato ieri sera nell’incontro pubblico organizzato da Osla insieme al Presidente della Provincia, Vitali e il Segretario di Stato per il Lavoro, Mussoni. Lo sviluppo non può prescindere dal potenziamento delle infrastrutture di collegamento tra i due territori. Questo il primo nodo da sciogliere. Bisogna ripartire economicamente – sostiene Osla – in sinergia con la Provincia di Rimini. Sviluppo che innanzitutto passa per l’ammodernamento della Statale 72. Che deve tornare a scorrimento veloce. Va, pertanto, rivisto l’intero sistema: eliminati i tempi di percorrenza troppo lunghi, garantendo allo stesso tempo la sicurezza; ricercate soluzioni alternative agli impianti semaforici, per ottenere il massimo dai flussi, che siano turistici, commerciali o logistici. Troppi i 50 minuti che occorrono dall’aeroporto Fellini al centro di San Marino. E a proposito dello scalo riminese, Vitali sollecita il Titano ad aumentare la propria partecipazione societaria considerate le prospettive di crescita. Tra i temi caldi, di sicuro quello delle infiltrazioni malavitose. Una battaglia – osservano entrambi i rappresentanti politici – che non si vince se non si collabora. Presenze sempre più specializzate e invisibili – ricorda Mussoni – per questo difficili da riconoscere. Ma non si può generalizzare. E porta come esempio le imprese con 0 o 1 solo dipendente: non tutte, per questo, sono da chiudere. Vanno, però, eseguiti i necessari accertamenti laddove si riscontrino anomalie. C’è poi la SMaC: i possessori d’oltreconfine superano ormai gli interni. Questo per Osla indica un forte potenziale dello strumento. Sono infine da riscrivere anche le regole legate agli introiti di giochi e lotterie. Insomma, tanta carne al fuoco. Osla a breve vuole comunque allargare il cerchio alla Regione, con altri incontri.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
Riproduzione riservata ©