Perso il treno degli anni '90, quando l'ipotesi di realizzare un ipermercato a Rovereta venne bocciata clamorosamente, l'Osla torna alla carica con un progetto ambizioso: la trasformazione di quella porzione di territorio in un polo specializzato del commercio, un grande “village” capace di attrarre flussi turistici e commerciali e di rilanciare l'economia del Paese, centro storico compreso. Sì, perchè l'idea, elaborata da un pool di tecnici, guidati da un esperto come Alberto Rossini, con la collaborazione dell'architetto Massimo Bottini, prevede un coinvolgimento dell'intero sistema: iniziative, navette di collegamento, accessi a mostre e musei. Un progetto presentato ufficialmente ieri sera, alla presenza dei Segretari di Stato al Territorio, Mularoni e all'Industria, Arzilli, che hanno ricordato la recente approvazione delle varianti di PRG, che prevedono la trasformazione della destinazione d'uso. “Queste – ha detto Antonella Mularoni – sono occasioni che non dobbiamo perdere”. “Si devono abbandonare reticenze e paure – gli ha fatto eco Marco Arzilli – è in questo momento storico che si devono fare scelte coraggiose e lungimiranti”. Una nuova sfida, è stata definita, per dare nuova linfa al settore del commercio. Dal Presidente di Banca di San Marino, Giouseppe Guidi, l'invito a remare tutti nella stessa direzione, abbandonando ogni genere di steccato. Dai curatori del progetto la convinzione che a Rovereta debba nascere un'area di shopping di alto profilo, un “lifestyle center” in grado di offrire uno stile di consumo che vada oltre il centro
commerciale o l’outlet più classico. Un luogo dedicato al tempo libero, che prevede ristoranti, luoghi di intrattenimento, ambienti di design, ed elementi decorativi come fontane e arredamenti urbani che richiamano l’idea della “main street”. “Un centro – hanno concluso i tecnici – che potrebbe rappresentare la carta del rilancio della Repubblica”.
commerciale o l’outlet più classico. Un luogo dedicato al tempo libero, che prevede ristoranti, luoghi di intrattenimento, ambienti di design, ed elementi decorativi come fontane e arredamenti urbani che richiamano l’idea della “main street”. “Un centro – hanno concluso i tecnici – che potrebbe rappresentare la carta del rilancio della Repubblica”.
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