E’ una condizione pesante che l’associazione degli imprenditori impone a Governo e Sindacati, chiamandoli a dare risposta ad una serie di interventi ritenuti irrimandabili, come una riforma fiscale che risponda ad una serie di requisiti di equità e trasparenza, capace di incentivare l’economia interna; poi il passaggio al regime IVA, una riforma del sistema previdenziale, l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione, una nuova politica della casa. Per ogni punto l’Osla indica le sue proposte di intervento ribadendo: senza aver creato le condizioni per un accordo sulla politica dei redditi, niente firma. “Che questo paese vada profondamente riformato siamo tutti d’accordo – commenta il Segretario della CSdL, Giuliano Tamagnini - ma non vedo cosa c’entri con il rinnovo dei contratti di lavoro. Si devono fare le riforme - aggiunge - che sono indispensabili, come pure si devono firmare i contratti che sono già scaduti”. “Difficile sapere che cosa succederà di qui a 10 anni - dichiara il Segretario della CDLS, Marco Tura - siamo disposti a discutere di tutto e con tutti, ma se i vincoli sono questi mi pare siano il segno di una scarsa volontà”. Tura ricorda che i contratti di lavoro sono già scaduti da un anno: “Mi pare improbabile – aggiunge – si possano raggiungere in tempi brevi gli obiettivi indicati dall’Osla, per i quali si deve certo lavorare ma senza porre condizioni”.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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