“Mi sembra che in questa occasione le associazioni dei consumatori abbiano preso un abbaglio; non è corretto fare dichiarazioni avventate, bisogna documentarle e contestualizzarle, altrimenti si crea un panico ingiustificato la tra la popolazione”. E' dura la replica del Presidente dell'OSLA, ad Asdico e all'Associazione Sportello Consumatori, che ieri – nel corso di un incontro con il Segretario alle Finanze, sul tema della Smac – avevano chiesto, tra le altre cose, la riattivazione dell'Osservatorio dei prezzi, non convocato da anni. “A San Marino – avevano infatti dichiarato - è stato rilevato un andamento dei prezzi dei generi alimentari, e di prima necessità, superiore rispetto al circondario”; tutto ciò in controtendenza rispetto alla situazione di deflazione che da qualche tempo interessa – e preoccupa – l'Italia. “Dovremmo fare delle verifiche – afferma Mirko Dolcini – ma comunque non ci risultano tali aumenti e soprattutto – negli ultimi tempi – il rapporto di prezzi tra il Titano e le zone limitrofe non sarebbe cambiato”. Sulla stessa linea l'USC. “Siamo rimasti sorpresi quando abbiamo appreso della notizia – dice Carlo Lonfernini -; non sappiamo su quale tipo di indagine sia basato l'allarme lanciato dalle associazioni dei consumatori. Al momento non abbiamo dati precisi, ma confrontandomi con i colleghi del settore alimentare non sarebbe emerso nulla di simile. Forse qualche articolo ha subito un ritocco, ma non i prodotti di prima necessità”. Non troppo utili per questa vicenda, visto il lasso di tempo intercorso, i dati diffusi dall'Ufficio Statistica sull'indice dei prezzi consumo sul Titano. Sono infatti aggiornati all'agosto del 2014, quando nella vicina Italia doveva ancora materializzarsi lo spettro della deflazione. Nell'arco di 12 mesi il prezzo dei prodotti alimentari era aumentato dell'1,6%. Ma, come si è detto, la situazione – nel frattempo – è cambiata in modo significativo
Riproduzione riservata ©