Un'interrogazione urgente al ministro dell'Economia, Per Carlo Padoan, per fare chiarezza "sulle pensioni degli ex lavoratori frontalieri, che rischiano di dover pagare le imposte in Italia oltre che a San Marino". A presentarla il deputato riminese del Pd Tiziano Arlotti, che ha scritto anche alla direttrice dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi. "La direzione regionale Emilia-Romagna dell'Agenzia delle entrate - si legge in una nota del parlamentare riminese - ha recentemente risposto all'interpello di un titolare di una pensione diretta erogata dallo Stato di San Marino, maturata a seguito di contribuzione versata per avere svolto attività di lavoro dipendente come frontaliere, asserendo nel proprio parere che la pensione stessa risulterebbe assoggettabile a imposizione esclusivamente in Italia, quale Stato di residenza. Un parere - argomenta - in netto contrasto con quanto dispone il comma 3 dell'articolo 18 dell'Accordo contro le doppie imposizioni entrato in vigore il 1 gennaio 2014". Di fronte all'interpretazione della Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate, la richiesta di Arlotti di un chiarimento urgente e definitivo sulla vicenda dei frontalieri. "In questi giorni sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi e siamo in presenza di interpretazioni contraddittorie e contrastanti che vengono date anche dai Caf - conclude -: siamo tra l'altro ancora in assenza di risposte da parte della Commissione tecnica prevista dall'Accordo contro doppie imposizioni che ad oggi, nonostante i solleciti da me fatti, non ha assunto una decisione univoca".
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