Gli interventi del Governo vanno bene, ma gli industriali hanno pronto anche un loro pacchetto anticrisi, per affrontare al meglio il brutto periodo che si sta manifestando e che si profila per i prossimi mesi. La crisi c’è e questo è innegabile, ma deve pur finire. E’ con questa convinzione che gli imprenditori della Repubblica guardano al futuro, “ma per farlo - spiega il Direttore dell’Anis - Carlo Giorgi - si deve proteggere il presente, pensare ai lavoratori, alle loro famiglie, al loro reddito. Pronto un pacchetto di interventi anticrisi che nelle prossime settimane sarà presentato ufficialmente al Governo e alle organizzazioni sindacali, oltre alle altre categorie economiche. L’idea è quella di una sorta di ponte, che aiuti a guadare il momento difficile, a mantenere viva l’economia della Repubblica. Per questo – hanno pensato gli industriali – si devono salvaguardare i posti di lavoro, proteggere il reddito delle famiglie, consentire di mantenere un certo potere d’acquisto. Sì, perché diversamente, ad andare a rotoli sarebbe l’intero sistema. Chi fa impresa sa bene che il suo patrimonio è costituito in larga misura dalle persone che contribuiscono a formare il prodotto e che l’economia gira solamente se c’è circolazione di denaro, insomma se il mercato procede. Di qui la volontà di intervenire per garantire le due cose. “ma perché succeda – aggiunge Carlo Giorgi – ci vuole lo sforzo di tutti, nessuno escluso. Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione”. Sull’impostazione del pacchetto nessuna indiscrezione, prima dovrà, correttamente, essere presentato alle controparti. Ma il tempo stringe: a fine mese scadrà il primo trimestre di Cassa Integrazione, a cui sono ricorse oltre 100 aziende. Un rinnovo potrebbe anche avvenire, ma sarebbe ancora per altri tre mesi. Servono interventi strutturali, da attuare con urgenza.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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