Immediata replica della segreteria al Lavoro alle considerazioni della CSU che denuncia ritardi nella realizzazione del Polo del Lusso: “Davanti a un progetto da 500 posti di lavoro, strano che chi dovrebbe essere entusiasta sia più interessato a demolirlo – dice – e invece che invitare disoccupati e sammarinesi a partecipare ai corsi di formazione per essere appetibili ai marchi che apriranno punti vendita, cerchi di far passare il concetto che i sammarinesi devono lavorare al Polo della Moda per grazia ricevuta, anche se non hanno le competenze per quel tipo di clientela, criticando il fatto che venga richiesto un buon livello di conoscenza della lingua inglese”. Ricorda infine che il CFP ha contatto i disoccupati per proporsi ai corsi di formazione con una buona risposta, ma ancora ferma a "coprire meno della metà del fabbisogno occupazionale del Polo”.
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