La trasformazione di Poste San Marino in una multiservizi comincia a dare i risultati sperati. Ne sono convinti istituzioni e vertici della Spa. Il processo di risanamento va avanti. Lo dicono i numeri nel rispetto del piano aziendale: il fatturato è passato dai 4.165.948 del 2021 a 8.281.078 del 2022. Il bilancio si chiude con un utile di 761.710 euro sul quale incide per oltre 1 milione l’attività della Divisione Filatelica Numismatica mentre la Divisione Postale, con il drastico calo dei volumi che si verifica in tutto il mondo, registra una perdita di 396.752 euro. Dimezzato però di fatto il disavanzo che solo nel 2020 superava gli 880mila euro. “Un risultato che ci premia” - osserva il Direttore Generale Gian Luca Amici.
"Poste deve diventare ancora di più una multiservizi - aggiunge il Segretario di Stato con delega alle Poste, Federico Pedini Amati - io mi auguro che in futuro Sinpar diventi la parte forte anche della gestione di Poste, e mi riferisco alla gestione parcheggi, voglio ricordare che c'è un debito residuo di circa 18 milioni, si potrebbe dimezzare a 9 milioni, quindi nel caso di specie la "multiservizi Poste" con il Filatelico, la gestione poste e i parcheggi potrebbe arrivare ad un utile veramente importante anche nell'interesse dello Stato, perché come fatto quest'anno, - aggiunge - abbiamo redistribuito gli utili per l'80% verso lo Stato, i 761mila euro in positivo che derivano dal filatelico e da poste - 500mila euro verso lo Stato e 261mila euro rimaste in poste - questo è l'obiettivo che ci siano dati dal primo momento e lo stiamo perseguendo".
Si toglie anche qualche sassolino Pedini Amati per disagi – spiega - “che non dipendono direttamente dall'operato di Poste”. “Ad oggi – dice - non è ancora stato risolto il problema dello stop ai pagamenti di Mooney” e sollecita Banca Centrale a farlo al più presto. "Non mi prendo responsabilità che sono di altri", riferendosi all'Istituto di Via del Voltone. “Anche perché – fa sapere - il 30 giugno Mooney è pronta a toglierci il servizio di ricarica telefonica negli uffici postali”.
Altra questione: la lettura dei contatori. “Errore non imputabile a Poste – sottolinea – ma ad un bug del software utilizzato da AASS”.
Volano scintille, infine, anche sul rinnovo del Direttore Generale della società: Pedini accusa due membri di maggioranza del Consiglio di Amministrazione di avere nicchiato sulla conferma di Gian Luca Amici facendo mettere a verbale – riferisce – anche mie presunte ingerenze sul Cda per il rinnovo”. “In realtà va rinnovato semplicemente perché ha lavorato bene – tuona – e siccome è uno bravo, basta giochini e situazioni a metà”. Getta comunque acqua sul fuoco il presidente del Cda di Poste San Marino, Sergio Casadei che riconosce libertà di espressione ad ogni consigliere e comunque – fa sapere – “la delibera di rinnovo è già sul tavolo del Cda di domani”.
Nel video le interviste a Gian Luca Amici, Direttore Generale, Poste San Marino Spa e Federico Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo con delega alle Poste.