“Nessun caos" – manda a dire da subito – con i vertici dialogo serrato e costruttivo. Il Segretario Federico Pedini Amati torna sul bilancio di Poste San Marino Spa, approvato all'unanimità: in passivo nel 2021 per 680.000 euro, -70.000 sul previsionale ma soprattutto 200.000 euro in meno dal 2020. Per l'anno in corso invece la perdita preventivata è di 400.000 euro. “La progressiva riduzione del deficit – fa notare – è frutto della gestione dirigenziale avveduta di un settore strategico per il Paese”. Obiettivo: il pareggio nel 2023.
Superata la corrispondenza ora si punta sul mercato dei pacchi e sul filatelico in ragione dell'accorpamento realizzato, cercando in questo caso di allacciare nuovi rapporti commerciali, nell'ottica generale di una trasformazione della Spa in multi-servizi. Parola d'ordine poi, riorganizzazione. “Il calo delle perdite comunque – è stato ribadito dal Direttore Gian Luca Amici - non si deve al licenziamento dei dipendenti ma al taglio dei costi aziendali”. Sullo sfondo, – assicura infine il Presidente del Cda, Sergio Casadei - i progetti non mancano: "nel cassetto ce n'è uno sui pacchi - anticipa - che se andasse in porto farebbe diventare Poste un punto di riferimento per i commercianti di San Marino".
A proposito del blocco dei due sistemi di pagamento e ricarica telefonica o in bar o tabacchi della Repubblica, la Segreteria di Stato conferma come sia in atto una ristrutturazione dei servizi, uno dei quali già riattivato. Novità dall'Italia nelle prossime settimane.
Nel video le interviste a Federico Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo e le Poste; Gian Luca Amici, Direttore Poste San Marino Spa; Sergio Casadei Presidente CdA Poste San Marino Spa.