Oltre 288milioni di debito pubblico stimato al 2015. Parte da qui il direttivo della CSdL, dall’esame della bozza di bilancio inviata dal governo uscente. Il primo appuntamento è il confronto sulla finanziaria, già la settimana prossima e, ad oggi, a prevalere è la preoccupazione per cifre che – dice la Confederazione del Lavoro – corrispondono alle stime effettuate dal fondo monetario.
Torna sulle soluzioni individuando due strade. “Il paese ha bisogno di ripartire – dice il segretario generale Giuliano Tamagnini – e lo deve fare dall’economia reale. Per questo serve un progetto di sviluppo, che va però in qualche modo finanziato. Progetto - aggiunge – che va studiato insieme ma bisogna poi decidere con quali strumenti finanziari attuarlo”.
Aumentare la ricchezza interna per destinare investimenti allo sviluppo, poi riforma fiscale, ribadendo un punto caro: equità, che vuol dire soprattutto far contribuire al bilancio pubblico chi ha maggiori risorse.
In parallelo, si guarda alla spesa corrente, verso l’eliminazione degli sprechi, contro la dispersione di risorse pubbliche, nell’ottica della trasparenza.
Annamaria Sirotti
Torna sulle soluzioni individuando due strade. “Il paese ha bisogno di ripartire – dice il segretario generale Giuliano Tamagnini – e lo deve fare dall’economia reale. Per questo serve un progetto di sviluppo, che va però in qualche modo finanziato. Progetto - aggiunge – che va studiato insieme ma bisogna poi decidere con quali strumenti finanziari attuarlo”.
Aumentare la ricchezza interna per destinare investimenti allo sviluppo, poi riforma fiscale, ribadendo un punto caro: equità, che vuol dire soprattutto far contribuire al bilancio pubblico chi ha maggiori risorse.
In parallelo, si guarda alla spesa corrente, verso l’eliminazione degli sprechi, contro la dispersione di risorse pubbliche, nell’ottica della trasparenza.
Annamaria Sirotti
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