Una inchiesta che nasce dalla storia che Piero e Paolo Calcinelli, figli affidatari di una famiglia sammarinese, hanno raccontato alla redazione del Tg San Marino. I due giovani hanno deciso di acquistare due appartamenti di una settantina di metri quadri circa. Per farlo hanno chiesto il prestito a tasso agevolato erogato dallo Stato. La domanda è stata accolta il 14 gennaio del 2005; nel frattempo - in attesa dei soldi - hanno contratto il mutuo in banca. Da allora sono trascorsi 12 mesi e i due giovani stanno ancora aspettando. 'Gli interessi - hanno raccontato Piero e Paolo - ci stanno praticamente dissanguando'. Il Segretario di Stato alle Finanze ha spiegato che è la commissione preposta a deliberare su tutte le domande e ad erogare in base alla disponibilità economica dello stato. Nel fondo straordinario di un milione di euro per gli interventi sociali è previsto che 150 mila euro siano destinati proprio agli interessi che lo Stato si assume per destinare più velocemente i prestiti.
Intanto, si stanno studiando altre modifiche per permettere alle banche, nel momenti in cui si attiva il pre-finanziamento, di accendere ipoteche di garanzia, cosa che oggi non possono fare.
Difficile sapere con certezza quale tasso di interesse viene applicato dai singoli istituti di credito anche perché questo è regolato da molti aspetti come la durata di finanziamento, l’importo e il rischio che può correre la banca. Il range medio va dal 4,50 al 7,50%. Se ad esempio si acquista una casa che costa 250mila euro, generalmente gli istituti di credito finanziano fino al 70% dell’importo, ovvero 175mila euro. Una volta che lo Stato accoglie la richiesta di prestito la banca eroga il prefinanziamento e chiede il pagamento degli interessi ogni 3 mesi, prevedendo la possibilità di trascinare il debito fino a quando la commissione preposta non eroga i soldi.
In concreto sui 175mila euro che abbiamo preso ad esempio, si devono pagare 1.968 euro ogni 3 mesi se il tasso di interesse è del 4,5% oppure 3.281 euro se il tasso applicato è quello più alto, ovvero il 7,5%. Il Governo ha già anticipato l’intenzione di aprire un confronto con gli istituti bancari per portare il tasso di interesse sullo stesso livello del prestito erogato dalla Stato per la prima casa che attualmente è del 4.10 - 4.20%. Va anche sottolineato che i tassi applicati dagli istituti di credito del Titano sono in linea con quelli italiani che chiedono mediamente un interesse che va dal 4 ,50 al 4.90 a seconda della durata del mutuo.
Intanto, si stanno studiando altre modifiche per permettere alle banche, nel momenti in cui si attiva il pre-finanziamento, di accendere ipoteche di garanzia, cosa che oggi non possono fare.
Difficile sapere con certezza quale tasso di interesse viene applicato dai singoli istituti di credito anche perché questo è regolato da molti aspetti come la durata di finanziamento, l’importo e il rischio che può correre la banca. Il range medio va dal 4,50 al 7,50%. Se ad esempio si acquista una casa che costa 250mila euro, generalmente gli istituti di credito finanziano fino al 70% dell’importo, ovvero 175mila euro. Una volta che lo Stato accoglie la richiesta di prestito la banca eroga il prefinanziamento e chiede il pagamento degli interessi ogni 3 mesi, prevedendo la possibilità di trascinare il debito fino a quando la commissione preposta non eroga i soldi.
In concreto sui 175mila euro che abbiamo preso ad esempio, si devono pagare 1.968 euro ogni 3 mesi se il tasso di interesse è del 4,5% oppure 3.281 euro se il tasso applicato è quello più alto, ovvero il 7,5%. Il Governo ha già anticipato l’intenzione di aprire un confronto con gli istituti bancari per portare il tasso di interesse sullo stesso livello del prestito erogato dalla Stato per la prima casa che attualmente è del 4.10 - 4.20%. Va anche sottolineato che i tassi applicati dagli istituti di credito del Titano sono in linea con quelli italiani che chiedono mediamente un interesse che va dal 4 ,50 al 4.90 a seconda della durata del mutuo.
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