Pil in picchiata: scende in Europa, crolla in Italia. A conferma che il 2009 è stato davvero l’anno della crisi. Mai così male: con un -4,9%, il prodotto interno lordo italiano si pone ai minimi dal 1971. A incidere di più la riduzione del valore aggiunto dell’industria, stazionario quello dei servizi. I numeri vanno oltre: 600mila occupati in meno; 918 milioni di ore di cassa integrazione con un aumento del 300% sul 2008.
La situazione non va meglio a San Marino: 130 aziende hanno chiesto la mobilità per 950 dipendenti nel solo mese di dicembre. In tutto il 2009 spesi 210 milioni di euro per la cassa integrazione, quasi 500 lavoratori a spasso.
Sfilza di segno meno in tutta Europa: disoccupazione al 10%; i paesi dell’area euro registrano una diminuzione del PIL del 2%, smentendo, ancora una volta, le aspettative di crescita e mandando in crisi i mercati. Spagna e Grecia in testa alla recessione, con un Pil a -2,6%. A Bruxelles oggi si parla di crisi: Mario Draghi chiede di rafforzare il governo economico della UE, il governatore BCE Trichet promette vigilanza sui conti pubblici di Atene, mentre la guida dei ministri di Eurolandia, Juncker, ammette: “Sulla Grecia siamo stati negligenti. Uscire dalla zona euro, per Atene, sarebbe una catastrofe”.
La situazione non va meglio a San Marino: 130 aziende hanno chiesto la mobilità per 950 dipendenti nel solo mese di dicembre. In tutto il 2009 spesi 210 milioni di euro per la cassa integrazione, quasi 500 lavoratori a spasso.
Sfilza di segno meno in tutta Europa: disoccupazione al 10%; i paesi dell’area euro registrano una diminuzione del PIL del 2%, smentendo, ancora una volta, le aspettative di crescita e mandando in crisi i mercati. Spagna e Grecia in testa alla recessione, con un Pil a -2,6%. A Bruxelles oggi si parla di crisi: Mario Draghi chiede di rafforzare il governo economico della UE, il governatore BCE Trichet promette vigilanza sui conti pubblici di Atene, mentre la guida dei ministri di Eurolandia, Juncker, ammette: “Sulla Grecia siamo stati negligenti. Uscire dalla zona euro, per Atene, sarebbe una catastrofe”.
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