Una riduzione consistente, fino all’azzeramento totale, della carta nella comunicazione tra uffici e in quella con i cittadini-utenti. E’ forse uno degli obiettivi simbolo del progetto di riforma dell’ordinamento contabile dello Stato. Un documento definito e redatto grazie alla collaborazione dell’Università degli Studi con un pool di dirigenti della Pubblica Amministrazione e del presidente della Commissione di Finanza Pubblica. A coordinare il tutto il professore Claudio Travaglini, ordinario di economia aziendale all’Università di Bologna, coadiuvato da Caterina Filippi una borsista dell’Università di San Marino.
Il passaggio chiave del progetto è la responsabilizzazione diretta dei dirigenti pubblici e la chiara separazione di competenze rispetto agli organi istituzionali. Ma è previsto anche uno snellimento delle procedure, un maggiore ricorso alla formazione professionale, una maggiore informatizzazione della macchina pubblica. Un lavoro che il segretario di Stato Macina auspica venga tenuto in considerazione anche dal suo successore alle Finanze, perché rispecchia esigenze emerse da tanti anni e ha una valenza prettamente tecnica e non di indirizzo politico.
Luca Salvatori
Il passaggio chiave del progetto è la responsabilizzazione diretta dei dirigenti pubblici e la chiara separazione di competenze rispetto agli organi istituzionali. Ma è previsto anche uno snellimento delle procedure, un maggiore ricorso alla formazione professionale, una maggiore informatizzazione della macchina pubblica. Un lavoro che il segretario di Stato Macina auspica venga tenuto in considerazione anche dal suo successore alle Finanze, perché rispecchia esigenze emerse da tanti anni e ha una valenza prettamente tecnica e non di indirizzo politico.
Luca Salvatori
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