“Non posso rinnovarti il contratto di lavoro, ma puoi continuare a lavorare in nero”. È la proposta che si sono visti rivolgere dai propri datori di lavoro alcuni lavoratori, dipendenti a tempo determinato di due diverse attività del settore della ristorazione, ai quali non è stato rinnovato il rapporto di lavoro, e che si sono prontamente rivolti alla Federazione servizi della CSU. Oltre alla spudorata richiesta di lavorare senza contratto, il datore di lavoro ha comunicato che, se avessero accettato, la retribuzione sarebbe stata “ovviamente” più bassa, pur non versando lo stesso alcun contributo né imposta.
Da parte nostra invitiamo i lavoratori e le lavoratrici a cui venissero fatte simili richieste a rifiutarle ed a rivolgersi alla CSU, che assisterà le persone interessate al fine di presentare immediata denuncia agli organi ispettivi dell’Ufficio del Lavoro. La conoscenza di queste deprecabili proposte sarà utile alla CSU per attivarsi rapidamente anche nei confronti delle Associazioni di categoria, e per denunciare pubblicamente queste situazioni.
Agli organi ispettivi dell’Ufficio del Lavoro raccomandiamo, quando giungono queste denuncie, di verificare che i posti di lavoro proposti in nero ai lavoratori a cui è scaduto il contratto, non vengano eventualmente ricoperti da altre persone. Invitiamo le Associazioni di categoria ad intervenire in maniera decisa verso i loro associati per evitare che si ripetano casi come quelli denunciati. Solamente con un’azione congiunta tra aziende e sindacato si potrà cercare di debellare questo odioso fenomeno.
Casi come questo dimostrano che purtroppo il lavoro nero è una piaga ancora molto radicata e diffusa nel tessuto economico sammarinese; le aziende ricorrono sempre più frequentemente al lavoro irregolare utilizzando spesso come pretesto la crisi economica, oltre a presunte difficoltà procedurali nelle regolari assunzioni. L’attenzione deve sempre rimanere molto alta da parte di tutti i soggetti coinvolti per mettere fine a questa che è una delle principali e più gravi distorsioni del mondo del lavoro sammarinese. Vorremmo ricordare che il lavoro nero è una subdola maniera per approfittarsi dei lavoratori negando i loro più elementari diritti; le aziende che lo utilizzano, peraltro, creano una sorta di “concorrenza sleale” nei confronto delle attività oneste.
Da parte nostra invitiamo i lavoratori e le lavoratrici a cui venissero fatte simili richieste a rifiutarle ed a rivolgersi alla CSU, che assisterà le persone interessate al fine di presentare immediata denuncia agli organi ispettivi dell’Ufficio del Lavoro. La conoscenza di queste deprecabili proposte sarà utile alla CSU per attivarsi rapidamente anche nei confronti delle Associazioni di categoria, e per denunciare pubblicamente queste situazioni.
Agli organi ispettivi dell’Ufficio del Lavoro raccomandiamo, quando giungono queste denuncie, di verificare che i posti di lavoro proposti in nero ai lavoratori a cui è scaduto il contratto, non vengano eventualmente ricoperti da altre persone. Invitiamo le Associazioni di categoria ad intervenire in maniera decisa verso i loro associati per evitare che si ripetano casi come quelli denunciati. Solamente con un’azione congiunta tra aziende e sindacato si potrà cercare di debellare questo odioso fenomeno.
Casi come questo dimostrano che purtroppo il lavoro nero è una piaga ancora molto radicata e diffusa nel tessuto economico sammarinese; le aziende ricorrono sempre più frequentemente al lavoro irregolare utilizzando spesso come pretesto la crisi economica, oltre a presunte difficoltà procedurali nelle regolari assunzioni. L’attenzione deve sempre rimanere molto alta da parte di tutti i soggetti coinvolti per mettere fine a questa che è una delle principali e più gravi distorsioni del mondo del lavoro sammarinese. Vorremmo ricordare che il lavoro nero è una subdola maniera per approfittarsi dei lavoratori negando i loro più elementari diritti; le aziende che lo utilizzano, peraltro, creano una sorta di “concorrenza sleale” nei confronto delle attività oneste.
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