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Realtà preoccupante anche per le imprese sane

25 dic 2012
Realtà preoccupante anche per le imprese sane
Realtà preoccupante anche per le imprese sane
Sulla base dei dati di bilancio, Camera di commercio ha suddiviso le imprese in tre tipologie: impresa in crisi, impresa volatile e impresa sana. Il tasso di mortalità delle imprese in crisi, dal 2007 al 2011, è progressivamente aumentato fino a raggiungere un livello superiore al 25%. Il tasso delle imprese volatili ha avuto un incremento del 10%. In significativa crescita, anche il tasso di mortalità delle imprese sane, due punti percentuali in più nel biennio 2010-2011, che secondo Camera di commercio è un dato estremamente preoccupante, non tanto per la sua entità, quanto per il possibile segnale di sfiducia che comunica. Tra i settori più colpiti, il segnale più forte arriva dal commercio all'ingrosso e dai servizi alle imprese, per motivi economico finanziari. Nel 2011 per lo più hanno chiuso i battenti le imprese in crisi, mentre quelle volatili, per loro natura, hanno semplicemente trasferito l'attività. Ancora una volta destano preoccupazione i dati sulle imprese sane, ben radicate nell'economia sammarinese e finanziariamente solide: l'incremento di mortalità c'è stato, soprattutto nei trasporti, nelle costruzioni e nel metalmeccanico: nel 2011 nei trasporti ha chiuso il 18% delle imprese; 9 imprese nelle costruzioni, 5 nel metalmeccanico. Commercio e servizi sono i comparti in cui il fenomeno della cessazione delle imprese registra i livelli maggiori ma anche la dinamica più accentuata, passando dal 6% nel 2009 al 16% nel 2011. L'analisi porta una riflessione: San Marino subisce non solo gli effetti naturali di questa prolungata crisi economica, ma anche un processo di delocalizzazione che impoverisce le potenzialità dell'apparato produttivo.

Francesca Biliotti

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