La storica azienda dopo vent’anni di attività annuncia che entro il 2009 sposterà i suoi insediamenti produttivi fuori dal territorio sammarinese.
Una decisione che arriva dopo aver ripetutamente chiesto soluzioni al problema di spazio e comunicata con una lettera ai Segretari di Stato Industria e Lavoro e all’Anis che ha chiesto subito un rapido intervento del Governo.
Immediata la reazione dei sindacati. I Segretari delle due Federazioni Industria Csu, Felici e Merlini, sottolineano che la decisione dell’azienda di Serravalle altro non è che il risultato di 4 anni di silenzi e di indifferenza alle esigenze di sviluppo dell’economia industriale.
“Alluminio Sammarinese, spiegano, impiega 200 persone e potrebbe, ampliando la propria attività in un’area di 4/5 mila metri quadri, creare 30 nuovi posti di lavoro”.
E una prima risposta al problema arriva dal Segretario al Lavoro Mularoni che non esclude che del caso già lunedì se ne possa occupare il Congresso di Stato; “ovviamente, prosegue, il percorso dovrà essere affrontato in modo adeguato, alla luce del sole per evitare speculazioni, prevedendo varianti al piano regolatore. Contatteremo l’azienda, conclude, per un confronto sui problemi e per individuare le soluzioni possibili”.
Una decisione che arriva dopo aver ripetutamente chiesto soluzioni al problema di spazio e comunicata con una lettera ai Segretari di Stato Industria e Lavoro e all’Anis che ha chiesto subito un rapido intervento del Governo.
Immediata la reazione dei sindacati. I Segretari delle due Federazioni Industria Csu, Felici e Merlini, sottolineano che la decisione dell’azienda di Serravalle altro non è che il risultato di 4 anni di silenzi e di indifferenza alle esigenze di sviluppo dell’economia industriale.
“Alluminio Sammarinese, spiegano, impiega 200 persone e potrebbe, ampliando la propria attività in un’area di 4/5 mila metri quadri, creare 30 nuovi posti di lavoro”.
E una prima risposta al problema arriva dal Segretario al Lavoro Mularoni che non esclude che del caso già lunedì se ne possa occupare il Congresso di Stato; “ovviamente, prosegue, il percorso dovrà essere affrontato in modo adeguato, alla luce del sole per evitare speculazioni, prevedendo varianti al piano regolatore. Contatteremo l’azienda, conclude, per un confronto sui problemi e per individuare le soluzioni possibili”.
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