Dalla statistica elaborata dalla Segreteria alle Finanze si evince che solo 121 imprese nel 2012 hanno dichiarato utili. Solo 8 imprese più di €35.000, solo 2 più di €70.000. Mediamente €14.207,81. Autonomi e commercianti mediamente dichiarano nello stesso periodo €8.507,25. I liberi professionisti mediamente 27.754,73 euro. Circa 5.000 operatori non dichiarano utili.
Se si contano tutti gli operatori economici (circa 6.700) e i ricavi lordi dichiarati (circa 39milioni) ne vien fuori una dichiarazione dei redditi media di €5.854,90 per operatore.
Siamo in crisi, non c’è dubbio, e questi dati non fanno altro che confermarlo.
E siamo fiduciosi che le dichiarazioni di ogni singolo operatore siano veritiere, che nessuno giochi a tenere sommersi i suoi redditi reali, cosa che dato il periodo di ristrettezze dovrebbe venir considerato un crimine contro l’umanità!
Ma… c’è un MA grosso come una casa! In uno Stato civile non ci si deve “fidare” che le dichiarazioni siano veritiere: si ha l’obbligo di verificarlo! Io non devo “credere” che siano veritiere, devo averne la conferma! E questo da noi non succede!
Cosa dire poi dei filtri, dei troppi filtri dietro cui la reale ricchezza di chi ha evidentemente molte risorse a disposizione, può nascondersi?
Se una banca fallisce il governo o la salva coi soldi dei cittadini o paga indirettamente un’altra banca per acquisirla, pur lasciando a casa quasi tutti i dipendenti!
Se un’azienda dichiara il fallimento e i suoi dipendenti vengono lasciati a casa e magari non vengono loro garantiti arretrati e garanzie, non è concepibile che nel frattempo l’imprenditore insolvente, che magari risulta non avere alcuna proprietà, continui a fare una vita agiata, a guidare auto di lusso, ad abitare ville e farsi vacanze ai caraibi?
Certo, perché spesso chi può permettersi una vita agiata non è proprietario di niente… o meglio le sue reali proprietà sono filtrate da finanziarie, leasing, trust…
Facciamo un esempio: se io prendo una multa, o non pago una tassa, mi arrivano dei solleciti di pagamento e se non mi rimetto in regola arrivano a confiscarmi qualcosa: l’auto, la casa, il computer… qualcosa. Già, perché io umile lavoratore ho la casa di proprietà (con mutuo trentennale ma di proprietà), l’auto magari la compro a rate perché non ho i soldi ma è mia.
Ma come confiscare qualche bene mobile o immobile a chi nasconde ogni sua proprietà dietro qualche meccanismo di segretezza?
Stonano questi redditi dichiarati di fronte all’ostentazione di ricchezza che possiamo constatare quotidianamente sulle nostre strade, perché chi dichiara 10 o 15.000 euro non può permettersi auto da 50 o 60.000 euro!
Stona col tenore di vita di molti sammarinesi! E stona con l’assenza totale di controlli sulla veridicità di tali dichiarazioni!
Stona con le statistiche pubblicate dall’Ufficio Dati e Statistica, secondo cui il PIL pro-capite di San Marino nel 2012 era di circa €49.971 a testa… perché se guadagno €20.000 all’anno risulto ricco come 4 operatori economici messi assieme, ma nonostante ciò percepisco solo il 40% della media di PIL pro-capite.
La media degli stipendi dei dipendenti pubblici è di €31.942,59 lordi all’anno. Se si eliminassero domani le indennità rimarrebbe comunque pari a circa €29.342.
Lo stipendio medio del settore privato ammonta a circa €23.792.
Quindi in PA ci sono troppi dirigenti (1 dipendente su 4 è responsabile o dirigente) e troppo pagati.
Ma la conclusione non può che essere una: tutti gli operatori economici del paese pagano tasse su un imponibile di circa € 39 milioni. I dipendenti invece pagano tasse su un imponibile di più di € 507,6 milioni.
Ormai è chiaro: quelli che pagano, in questo paese, sono solo i dipendenti. E quelli che decidono son sempre i soliti quattro gatti.
Movimento R.E.T.E.
Rinnovamento Equità Trasparenza Ecosostenibilità
www.movimentorete.org
Se si contano tutti gli operatori economici (circa 6.700) e i ricavi lordi dichiarati (circa 39milioni) ne vien fuori una dichiarazione dei redditi media di €5.854,90 per operatore.
Siamo in crisi, non c’è dubbio, e questi dati non fanno altro che confermarlo.
E siamo fiduciosi che le dichiarazioni di ogni singolo operatore siano veritiere, che nessuno giochi a tenere sommersi i suoi redditi reali, cosa che dato il periodo di ristrettezze dovrebbe venir considerato un crimine contro l’umanità!
Ma… c’è un MA grosso come una casa! In uno Stato civile non ci si deve “fidare” che le dichiarazioni siano veritiere: si ha l’obbligo di verificarlo! Io non devo “credere” che siano veritiere, devo averne la conferma! E questo da noi non succede!
Cosa dire poi dei filtri, dei troppi filtri dietro cui la reale ricchezza di chi ha evidentemente molte risorse a disposizione, può nascondersi?
Se una banca fallisce il governo o la salva coi soldi dei cittadini o paga indirettamente un’altra banca per acquisirla, pur lasciando a casa quasi tutti i dipendenti!
Se un’azienda dichiara il fallimento e i suoi dipendenti vengono lasciati a casa e magari non vengono loro garantiti arretrati e garanzie, non è concepibile che nel frattempo l’imprenditore insolvente, che magari risulta non avere alcuna proprietà, continui a fare una vita agiata, a guidare auto di lusso, ad abitare ville e farsi vacanze ai caraibi?
Certo, perché spesso chi può permettersi una vita agiata non è proprietario di niente… o meglio le sue reali proprietà sono filtrate da finanziarie, leasing, trust…
Facciamo un esempio: se io prendo una multa, o non pago una tassa, mi arrivano dei solleciti di pagamento e se non mi rimetto in regola arrivano a confiscarmi qualcosa: l’auto, la casa, il computer… qualcosa. Già, perché io umile lavoratore ho la casa di proprietà (con mutuo trentennale ma di proprietà), l’auto magari la compro a rate perché non ho i soldi ma è mia.
Ma come confiscare qualche bene mobile o immobile a chi nasconde ogni sua proprietà dietro qualche meccanismo di segretezza?
Stonano questi redditi dichiarati di fronte all’ostentazione di ricchezza che possiamo constatare quotidianamente sulle nostre strade, perché chi dichiara 10 o 15.000 euro non può permettersi auto da 50 o 60.000 euro!
Stona col tenore di vita di molti sammarinesi! E stona con l’assenza totale di controlli sulla veridicità di tali dichiarazioni!
Stona con le statistiche pubblicate dall’Ufficio Dati e Statistica, secondo cui il PIL pro-capite di San Marino nel 2012 era di circa €49.971 a testa… perché se guadagno €20.000 all’anno risulto ricco come 4 operatori economici messi assieme, ma nonostante ciò percepisco solo il 40% della media di PIL pro-capite.
La media degli stipendi dei dipendenti pubblici è di €31.942,59 lordi all’anno. Se si eliminassero domani le indennità rimarrebbe comunque pari a circa €29.342.
Lo stipendio medio del settore privato ammonta a circa €23.792.
Quindi in PA ci sono troppi dirigenti (1 dipendente su 4 è responsabile o dirigente) e troppo pagati.
Ma la conclusione non può che essere una: tutti gli operatori economici del paese pagano tasse su un imponibile di circa € 39 milioni. I dipendenti invece pagano tasse su un imponibile di più di € 507,6 milioni.
Ormai è chiaro: quelli che pagano, in questo paese, sono solo i dipendenti. E quelli che decidono son sempre i soliti quattro gatti.
Movimento R.E.T.E.
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