La CSU chiede al Governo di apportare una serie di emendamenti al progetto di legge di riforma fiscale, in vista della sua presentazione in seconda lettura consiliare. In tal senso i Segretari Generali di CSdL e CDLS oggi hanno inviato una lettera che ripropone l’insieme delle richieste avanzate dalla CSU al tavolo del confronto con la Segreteria Finanze e nelle precedenti comunicazioni.
Lo scopo di queste richieste, è di varare una riforma tributaria in grado di affermare maggiore equità e tutelare i redditi più bassi, aumentare in modo significativo il gettito, combattere la diffusa elusione/evasione fiscale. La CSU fa presente al Governo che gli effetti della pressione fiscale, così com’è impostata nel progetto di legge, penalizza pesantemente i redditi bassi rispetto a quelli medio-alti.
“È ovvio che tale impostazione è per noi inaccettabile e socialmente insostenibile -scrive a proposito la CSU - pertanto occorre introdurre le necessarie misure correttive, agendo ad esempio in modo combinato su aliquote, detrazioni e tetti di deduzioni, per rendere equo e lineare il carico fiscale, avendo una particolare attenzione alla protezione dei redditi più deboli, coerentemente con quanto indicato dalle stesse linee guida del Governo. Sempre relativamente ai redditi da lavoro, il nuovo meccanismo di deduzioni dovrà essere applicato anche ai lavoratori e pensionati non residenti e dovrà essere canalizzato attraverso la Smac Card. La CSU chiede quindi una diversa modulazione delle detrazioni per persone a carico con disabilità.”
Per quanto attiene la tassazione delle società e dei lavoratori autonomi, si chiedono maggiori limitazioni alla spese deducibili. Inoltre si chiede di intervenire anche su una nuova definizione dei beni strumentali, ponendo fine all’odioso improprio utilizzo di vantaggi economici a fini personali. La tassazione dei dividendi è una misura necessaria, e in tal senso per la CSU il peso dell’aliquota deve essere maggiore. Allo stesso modo anche la tassa speciale sul reddito, negli importi previsti è un intervento insufficiente, mentre restano irrisolte le situazioni di soci che risultano anche dipendenti. Per la CSU, vanno considerati come lavoratori autonomi. Nell’ottica di allargare la base imponibile, e dunque incrementare il gettito fiscale, obiettivo dichiarato del Governo, risulta incomprensibile la scelta di non tassare gli immobili intestati a società di leasing, che invece andrebbero riconosciute quali sostituti d’imposta, come pure non si condivide la non tassazione delle rendite finanziarie, per le quali andrebbe applicata la ritenuta alla fonte operata dalle stesse società di assicurazione e finanziarie.
“Abbiamo apprezzato - si legge nella nota CSU - la reintroduzione del reato di evasione fiscale e la possibilità di effettuare indagini finanziarie. Il tema dei controlli e accertamenti diventa pertanto strategico nella lotta all’evasione e per assicurare allo Stato le necessarie entrate. Rileviamo, tuttavia, che fin dal 1985 la legge già prevedeva la possibilità di accertamenti che mai sono stati compiuti, e dunque vanno assicurati alla struttura amministrativa a ciò deputata i necessari poteri d’azione, totalmente svincolati dal potere esecutivo, conseguentemente anche le sanzioni, in caso di recidiva, devono essere sensibilmente più pesanti. Chiediamo altresì la pubblicazione dei redditi dei contribuenti.”
Nell’impegno a sostenere la ripresa economica andrebbero previsti maggiori incentivi alle imprese che investono, in una logica di attrazione di nuovi capitali, accantonando, almeno in questa fase, le agevolazioni sugli utili. Al fine di impedire l’incidenza negativa dell’inflazione (drenaggio fiscale) sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, è necessario prevedere espressamente nella normativa l’aggiornamento annuale degli scaglioni di reddito della tabella delle aliquote, sulla base dell’indice inflativo.
TASSA PATRIMONIALE - Per la CSU è indispensabile introdurre una vera patrimoniale, non già nella forma che ci ha fatto conoscere l’ultima legge finanziaria, che di fatto è una tassazione indiscriminata di tutti gli immobili sul modello ICI o IMU italiano, ma introducendo un’imposta calcolata sul valore dei patrimoni, in modo progressivo per scaglioni di ricchezza, esentando la prima abitazione, ad eccezione di abitazioni di categoria lusso. La CSU chiede pertanto al Governo di tenere in seria considerazione le richieste avanzate, apportando i necessari emendamenti al testo del progetto. Tali richieste verranno ribadite e ulteriormente dettagliate nell’incontro con il Governo convocato per martedì 10 aprile alle 16.30 presso Palazzo Begni.
Lo scopo di queste richieste, è di varare una riforma tributaria in grado di affermare maggiore equità e tutelare i redditi più bassi, aumentare in modo significativo il gettito, combattere la diffusa elusione/evasione fiscale. La CSU fa presente al Governo che gli effetti della pressione fiscale, così com’è impostata nel progetto di legge, penalizza pesantemente i redditi bassi rispetto a quelli medio-alti.
“È ovvio che tale impostazione è per noi inaccettabile e socialmente insostenibile -scrive a proposito la CSU - pertanto occorre introdurre le necessarie misure correttive, agendo ad esempio in modo combinato su aliquote, detrazioni e tetti di deduzioni, per rendere equo e lineare il carico fiscale, avendo una particolare attenzione alla protezione dei redditi più deboli, coerentemente con quanto indicato dalle stesse linee guida del Governo. Sempre relativamente ai redditi da lavoro, il nuovo meccanismo di deduzioni dovrà essere applicato anche ai lavoratori e pensionati non residenti e dovrà essere canalizzato attraverso la Smac Card. La CSU chiede quindi una diversa modulazione delle detrazioni per persone a carico con disabilità.”
Per quanto attiene la tassazione delle società e dei lavoratori autonomi, si chiedono maggiori limitazioni alla spese deducibili. Inoltre si chiede di intervenire anche su una nuova definizione dei beni strumentali, ponendo fine all’odioso improprio utilizzo di vantaggi economici a fini personali. La tassazione dei dividendi è una misura necessaria, e in tal senso per la CSU il peso dell’aliquota deve essere maggiore. Allo stesso modo anche la tassa speciale sul reddito, negli importi previsti è un intervento insufficiente, mentre restano irrisolte le situazioni di soci che risultano anche dipendenti. Per la CSU, vanno considerati come lavoratori autonomi. Nell’ottica di allargare la base imponibile, e dunque incrementare il gettito fiscale, obiettivo dichiarato del Governo, risulta incomprensibile la scelta di non tassare gli immobili intestati a società di leasing, che invece andrebbero riconosciute quali sostituti d’imposta, come pure non si condivide la non tassazione delle rendite finanziarie, per le quali andrebbe applicata la ritenuta alla fonte operata dalle stesse società di assicurazione e finanziarie.
“Abbiamo apprezzato - si legge nella nota CSU - la reintroduzione del reato di evasione fiscale e la possibilità di effettuare indagini finanziarie. Il tema dei controlli e accertamenti diventa pertanto strategico nella lotta all’evasione e per assicurare allo Stato le necessarie entrate. Rileviamo, tuttavia, che fin dal 1985 la legge già prevedeva la possibilità di accertamenti che mai sono stati compiuti, e dunque vanno assicurati alla struttura amministrativa a ciò deputata i necessari poteri d’azione, totalmente svincolati dal potere esecutivo, conseguentemente anche le sanzioni, in caso di recidiva, devono essere sensibilmente più pesanti. Chiediamo altresì la pubblicazione dei redditi dei contribuenti.”
Nell’impegno a sostenere la ripresa economica andrebbero previsti maggiori incentivi alle imprese che investono, in una logica di attrazione di nuovi capitali, accantonando, almeno in questa fase, le agevolazioni sugli utili. Al fine di impedire l’incidenza negativa dell’inflazione (drenaggio fiscale) sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, è necessario prevedere espressamente nella normativa l’aggiornamento annuale degli scaglioni di reddito della tabella delle aliquote, sulla base dell’indice inflativo.
TASSA PATRIMONIALE - Per la CSU è indispensabile introdurre una vera patrimoniale, non già nella forma che ci ha fatto conoscere l’ultima legge finanziaria, che di fatto è una tassazione indiscriminata di tutti gli immobili sul modello ICI o IMU italiano, ma introducendo un’imposta calcolata sul valore dei patrimoni, in modo progressivo per scaglioni di ricchezza, esentando la prima abitazione, ad eccezione di abitazioni di categoria lusso. La CSU chiede pertanto al Governo di tenere in seria considerazione le richieste avanzate, apportando i necessari emendamenti al testo del progetto. Tali richieste verranno ribadite e ulteriormente dettagliate nell’incontro con il Governo convocato per martedì 10 aprile alle 16.30 presso Palazzo Begni.
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