Per lo Stato è strumento di certezza per le entrate. Per le imprese artigiane e commerciali è strumento di alleggerimento della burocrazia e di semplificazione nell’attribuire il reddito. Le associazioni di categoria, Unas e Usc congiuntamente, difendono il regime forfettario. Si dicono pronte a fare proposte per valorizzarlo, ma lo ritengono ancora oggi “innovativo e sostenibile”. Parte dunque da qui il giudizio su una riforma tributaria che artigiani e commercianti hanno già preso in esame nelle linee guida. Consapevoli della necessità di un cambiamento radicale, ma – avvisano – “fermi nel richiamare temi che non vanno accantonati”. “Spesso, aggiungono, dichiarano di più i singoli commercianti ed artigiani delle migliaia di piccole imprese societarie in perdita o a bilancio nullo”. Riforma, sì, ma nell’interesse delle piccole imprese che non devono uscire penalizzate in un momento in chiaro-scuro per il settore, tra realtà che vivono una fase di ottimismo e, invece, altre che, dopo l’estate, dovranno ricorrere ad ammortizzatori sociali.
Annamaria Sirotti
Annamaria Sirotti
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