Si torna a parlare di riforma fiscale, nel pomeriggio, dopo il vertice di maggioranza dei giorni scorsi e le riunioni con le organizzazioni sindacali, che nonostante qualche passo in avanti ancora non hanno trovato un punto di sintesi. Oggi toccherà alle categorie economiche esprimersi in merito all'impianto legislativo emendato. Gli artigiani definiscono iniqua la riforma e mettono in guardia sul rischio di scontro sociale fra lavoratori autonomi e dipendenti. Troppa burocrazia per le annunciate misure di accertamento e tracciabilità. Per gli operatori turistici si devono pensare interventi che favoriscano lo sviluppo, e non solo l'aumento della pressione fiscale, anche se riconoscono che le recenti modifiche portano verso una parità di tassazione. I Commercianti invocano misure non punitive per il settore e chiedono regole chiare e non repressive per l'accertamento dei redditi. Non ci saranno, all'appuntamento di oggi con la delegazione del Governo, i rappresentanti dei liberi professionisti, che aspettano l'esito della loro assemblea generale, già convocata per mercoledì, dalla quale usciranno con una posizione comune, anche se anticipano quello che a loro parere deve restare un punto fermo e irrinunciabile: la parità di deduzioni e passività riconosciute agli altri contribuenti.
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