E’ il primo faccia a faccia e subito le organizzazioni sindacali mettono nero su bianco critiche e richieste. I ritardi soprattutto nella riforma della pubblica amministrazione e il voler andare avanti comunque da parte del governo, senza tener conto del ruolo sindacale. Una piattaforma rivendicativa sulla quale il governo farà le sue osservazioni e che pone particolare attenzione alla parte normativa e alla sua realizzazione. Deve esserci chiarezza per i sindacati – anche sui tentativi piu’ o meno mascherati di privatizzazione. E il primo capitolo riguarda proprio quella riforma del settore pubblico nella quale la dotazione organica minima rimane condizione ineludibile per portare avanti il processo riformatore. E ancora salute e sicurezza, precariato, formazione e aggiornamento, tutti capitoli sui quali si entrerà nel merito già dai prossimi incontri, fino al capitolo 26: parte economica e durata. Con la richiesta di aumento mensile di 60 euro piu’ l’1,5 per cento sul piede retributivo per il 2005, e il 2006. Richiesta cui si aggiunge anche quella dell’1,5 per cento mensile sempre per i due anni sugli scatti di anzianità e su tutte le retribuzioni accessorie, a eccezione delle indennità. Ora la delegazione governativa esaminerà il documento sindacale per le controproposte ma gia’ da subito sara’ un confronto serrato. Da qui al 22 marzo fissati altri 4 incontri.
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