Quello di mercoledì mattina è stato un incontro interlocutorio, l’inizio di una lunga serie di confronti su un tema, quello della riforma del mercato del lavoro, considerato dalle parti non solo necessario ma più che mai urgente. Apprezzata dall’Unione Commercianti la volontà della Segreteria competente di procedere ad incontri che analizzino volta per volta i temi specifici della Riforma. Per l’Associazione Industriali fondamentale seguire obiettivi chiari e precisi per giungere ad una regolamentazione di stampo europeo. Per l’Anis le mediazioni sono naturalmente necessarie ma oggi dovrebbero essere più facili e scontate visto che si tratta di adeguare il sistema alle norme già vigenti in altre realtà vicine alla nostra. L’Osla ha poi ribadito l’importanza di una maggiore flessibilità che vada ad incidere sulla competitività del Paese. Ed è stato proprio sugli aspetti di flessibilità contenuti nel documento che si è concentrata l’attenzione dei sindacati; aspetti ritenuti dalla Confederazione del Lavoro nuove forme di precarietà. Csdl e Cdls hanno inoltre ribadito la necessità di regolamentare quelle forme di lavori atipici sempre più diffuse nel Paese e di affrontare, nel contesto complessivo della riforma, la tematica dei frontalieri. Durante il confronto la delegazione del Congresso di Stato si è impegnata a presentare entro il 30 settembre una prima bozza di riforma per migliorare i meccanismi che regolano il nostro mercato del lavoro, invitando le parti sociali ad un costante confronto attraverso tavoli tecnici. La Csdl ha invece ribadito la necessità che l’esecutivo ponga sul tavolo della trattativa le proprie proposte, sulle quali il sindacato esprimerà le sue posizioni.
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