Quasi il 4% in più di arrivi – pari a 2 milioni 600mila persone - e un aumento delle presenze del 3% che hanno raggiunto quota 14milioni 800mila. Molto positivo il dato del turismo estero che, dopo molti anni, ha superato il 20% raggiungendo il 21,3%. I numeri del 2006 confermano come la destagionalizzazione del turismo riminese sia un fatto reale e consolidato, infatti, continua la crescita del movimento di turisti nei mesi non estivi. Positivi giugno e luglio. Agosto sembra tornato ai classici pienoni con 400mila presenze in più, mentre è decisamente straordinario il dato di settembre, con oltre il 13% in più di arrivi e un aumento del 4,6% di presenze. Sul mercato estero la performance migliore è quella russa, con 61mila arrivi e 296mila presenze. La permanenza media in Riviera è di 5 giorni. Incrociando i dati con l’aeroporto, che conta 68mila arrivi, l’assessorato al turismo ritiene in aumento la quota di russi, che sceglie Rimini come meta per le vacanze e non solo come piazza per lo shopping. Positivi anche i risultati raggiunti nei mercati di lingua tedesca come Germania, Svizzera e Austria, nell’area scandinava (i turisti provenienti dalla Norvegia sono aumentati del 141%) e nel Regno Unito. Le iniziative per il prossimo anno saranno focalizzate sui grandi bacini di provenienza tradizionale del mercato tedesco. Per quello inglese e scandinavo si tenterà di abbassare l’età del target puntando sui 25-40enni, bacino pressoché inesplorato per l’area riminese.
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