La crisi morde, le famiglie chiedono, Rimini risponde. E presenta due nuove delibere, che tra loro si integrano. Riguardano il problema più pressante: la casa. Perché è con il disagio abitativo che prima o poi devono fare i conti le persone che bussano alla porta dei servizi sociali: madri sole, padri separati, famiglie con minori in cui un genitore ha perso il lavoro. Chiedono un aiuto per pagare le bollette, l' affitto. Lo fanno con pudore e con un comune senso di scoraggiamento. Consapevoli che i loro casi andranno ad affiancarsi ad altri noti da anni, quelli che rientrano nella cosiddetta 'povertà cronica' . Una proiezione approssimativa fa supporre che saranno almeno 200 le famiglie che beneficeranno di queste nuove forme di aiuto: una delle due è un protocollo provinciale, proverà a contenere l'emergenza sfratti che sta vivendo Rimini aiutando alcune famiglie in morosità a pagare le mensilità arretrate (il fondo è di 636mila euro). L'altro è un avviso publbico comunale e prevede l'erogazione di aiuti per un totale di 248 mila 529, 42 euro. Per le domande c'è tempo fino al 7 dicembre, previo appuntamento da prendere direttamente con l'ufficio casa del Comune di Rimini. La graduatoria prevede tra le condizioni l'anzianità di residenza. La povertà è fluida negli spostamenti, e cerca di avvicinarsi dove le politiche di walfare sono più vantaggiose. Rimini da questo punto di vista è meta ambita: domani sopralluogo nel residence con otto alloggi che ospiterà per 18 mesi ad affitti simbolici padri separati in difficoltà economica. Mentre a giorni le associazioni presenteranno il progetto per 'l'albergo sociale'
Nel video l'intervista a Gloria Lisi, assessore ai Servizi Sociali e Vicesindaco del Comune di Rimini.
Sara Bucci
Nel video l'intervista a Gloria Lisi, assessore ai Servizi Sociali e Vicesindaco del Comune di Rimini.
Sara Bucci
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