E' stata la parola "lavoro", scritta coi caschi da cantiere sul prato delle scuole Toti di via Covignano, a segnare oggi a Rimini la giornata di mobilitazione dei sindacati per il settore edile. Uno "sciopero a rovescio" quello di stamattina, lo ribattezzano i promotori dicendo di voler riprendere un'idea di Giuseppe Di Vittorio coi braccianti del '53. "Una giornata per il diritto al lavoro" che si e' aperta col ricordo di Riccardo Matteoni, l'operaio travolto ieri mentre era al lavoro sull'autostrada all'altezza della galleria Scacciano.
A sindacati e operai che chiedono piu' lavoro, l'assessore comunale Nadia Rossi ha ricordato che la leggera apertura dei limiti del patto di stabilita' nelle ultime settimane (tra Stato e Regione 11 milioni di euro) ha permesso a Rimini di saldare tutti i debiti con le imprese al 31 dicembre 2012 ed anche di trovare lo spiraglio per avviare la costruzione della nuova scuola di Villaggio I Maggio. "Una scelta forte che ha anche il valore simbolico di indicare una direzione di marcia", dice l'assessore. Sul territorio sono 520 i lavoratori che negli ultimi tre anni sono ricorsi alla cassa edile.
Agenzia DIRE
A sindacati e operai che chiedono piu' lavoro, l'assessore comunale Nadia Rossi ha ricordato che la leggera apertura dei limiti del patto di stabilita' nelle ultime settimane (tra Stato e Regione 11 milioni di euro) ha permesso a Rimini di saldare tutti i debiti con le imprese al 31 dicembre 2012 ed anche di trovare lo spiraglio per avviare la costruzione della nuova scuola di Villaggio I Maggio. "Una scelta forte che ha anche il valore simbolico di indicare una direzione di marcia", dice l'assessore. Sul territorio sono 520 i lavoratori che negli ultimi tre anni sono ricorsi alla cassa edile.
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