Non cambieremo nome. Al 99% la nostra associazione continuerà a chiamarsi “Comitato Clienti della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino possessori di titoli e strumenti finanziari sairgroup-swissair-eirles”. E’ la risposta di Maurizio Stefanelli – il coordinatore del gruppo di risparmiatori sammarinesi coinvolti nel crack swissair – alla lettera di diffida inviata nei giorni scorsi dalla Cassa di Risparmio, nella quale si prospettano iniziative legali - contro il Comitato – per uso non autorizzato della denominazione dell’Istituto di Credito. Stefanelli si dice sconfortato dal modo d’agire della Banca. “Vorremmo aprire un dialogo, cercare soluzioni – dice - e per tutta risposta riceviamo minacce di azioni legali”. Il Comitato si riunirà nuovamente il 22 marzo e in quell’occasione si decideranno le prossime iniziative dell’associazione, ma il nome – a quanto pare – rimarrà quello. “Siamo rimasti senza parole”. Questo il commento di Gianluigi Giardinieri, presidente dell’associazione consumatori della CDLS. “La trattativa - continua Giardinieri – è stata portata in un ambito opposto a quello che volevamo; sono amareggiato”. “Queste ultime posizioni - comunicano dalla Cassa di Risparmio – sono state decise per tutelare l’istituto che compra e vende titoli con certificazione di origine da società riconosciute a livello internazionale. Il titolo in questione – ci è stato riferito – aveva una possibilità di default dello 0,001%, dunque quasi inesistente.
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