Riattivare i contatti tra il sindacato sammarinese e gli ambienti governativi italiani per verificare la volontà di ratificare la convenzione sottoscritta con San Marino e ricominciare a trattare sulla doppia imposizione fiscale. E’ il tema principale della riunione del comitato ristretto dei frontalieri, convocata a pochi giorno dall’invio di una lettera sottoscritta dai due segretari generale di Csdl e Cdls, Ghiotti e Beccari, al Segretario di Stato agli Affari Esteri per sollecitare la ratifica della convenzione bilaterale sulla dual tax e all’intero Congresso di Stato a cui si chiede di spiegare la posizione politica del Titano, rispetto alla ratifica della convenzione, del protocollo aggiuntivo e del memorandum d’intesa. Sono circa 6 mila i lavoratori frontalieri che attendono il varo di una legge ordinaria per la dual tax e prevista dal protocollo allegato alla convenzione bilaterale per superare l’attuale disciplina fiscale, regolamentata dalla finanziaria italiana. A spingere sul terreno della convenzione anche l’Onorevole diessino, Sergio Gambini, che ha depositato una proposta di legge in cui sollecita la ratifica del trattato, richiesta avanzata anche dai sindacati sammarinesi che vedono nell’approvazione del documento la possibilità di ottenere un’iposizione fiscale diversa dall’attuale e un abbattimento più sostanzioso rispetto agli attuali 8 mila euro oltre i quali scatta la tassazione. All’attenzione del comitato ristretto anche altri temi come le vertenze legate alle politiche del lavoro, i progetti di regolamentazione del mercato con un occhio di riguardo ai capitoli dedicati espressamente ai frontalieri e l’andamento delle trattative tra san marino e italia sulle problematiche legate alla disciplina del lavoro frontaliero.
Riproduzione riservata ©