La riunione dove siedono per San Marino i rappresentanti di Cdls, Csdl, e di Cgil Cisl e Uil di Emilia Romagna e Marche, segna un ulteriore passo avanti nelle iniziative per al tutela dei lavoratori frontalieri soprattutto nella fase attuale dove l’attenzione è concentrata sulle problematiche legate al problema della doppia imposizione fiscale per gli oltre 5000 italiani impiegati in Repubblica.
Il lavoro svolto in questi mesi dal Consiglio sindacale ha riscosso il giudizio positivo dell’Ufficio di Presidenza sia per la reintroduzione della franchigia nella legge finanziaria italiana del 2008, che per gli importanti contatti istituzionali aperti con l’obiettivo di giungere ad una legge ordinaria sul trattamento fiscale dei frontalieri.
Ultimo l’incontro di ieri con il capo della segreteria del Vice Ministro dell’economia e delle Finanze.
Due gli impegni assunti uno riguarda i contatti con i tutti i parlamentari eletti nelle zone limitrofe, per coinvolgerli nel lavoro di realizzazione della legge ordinaria, l’altro riguarda una ricognizione, da parte di una commissione ristretta dell’Ufficio di Presidenza (composta da un rappresentante per ogni Confederazione) delle diverse tematiche riguardanti i frontalieri sul piano dei diritti complessivi e su cui realizzare un piano di lavoro per i prossimi mesi, indicando anche possibili iniziative specifiche in merito.
Il lavoro svolto in questi mesi dal Consiglio sindacale ha riscosso il giudizio positivo dell’Ufficio di Presidenza sia per la reintroduzione della franchigia nella legge finanziaria italiana del 2008, che per gli importanti contatti istituzionali aperti con l’obiettivo di giungere ad una legge ordinaria sul trattamento fiscale dei frontalieri.
Ultimo l’incontro di ieri con il capo della segreteria del Vice Ministro dell’economia e delle Finanze.
Due gli impegni assunti uno riguarda i contatti con i tutti i parlamentari eletti nelle zone limitrofe, per coinvolgerli nel lavoro di realizzazione della legge ordinaria, l’altro riguarda una ricognizione, da parte di una commissione ristretta dell’Ufficio di Presidenza (composta da un rappresentante per ogni Confederazione) delle diverse tematiche riguardanti i frontalieri sul piano dei diritti complessivi e su cui realizzare un piano di lavoro per i prossimi mesi, indicando anche possibili iniziative specifiche in merito.
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