Lo Stato deve intervenire immediatamente, esigendo il pagamento delle concessioni dalle compagnie che hanno utenti a San Marino. Questo porterebbe un significativo introito allo Stato, e andrebbe a sbloccare una situazione di sostanziale monopolio nel campo delle telecomunicazioni, favorendo l’avvio di un meccanismo di concorrenzialità al ribasso delle tariffe
Il roaming che una compagnia di telefonia mobile (Wind) ha deciso di applicare per le chiamate da e verso San Marino, è un ingiusto e indebito salasso per gli utenti. A questa situazione si è giunti perché tale compagnia telefonica, che in precedenza aveva puntato indebitamente i ripetitori verso San Marino, non paga le concessioni allo Stato sammarinese, e per tale motivo ha scelto di applicare la tariffa internazionale.
Va sottolineato che non sono penalizzati solo gli abbonanti Wind, ma anche tutti gli utenti telefonici sammarinesi, di ogni compagnia fissa e mobile, i quali sono sottoposti a questa ingiusta tariffa per le chiamate verso i telefoni Wind. Chi telefona da qualsiasi telefono fisso o mobile ad un utente Wind, e magari è ignaro di questa maggiorazione tariffaria, si ritroverà a pagare bollette molto salate.
Per l'Associazione Sportello Consumatori, lo Stato non può limitarsi ad assistere passivamente a questa ingiustizia, come ha fatto finora: deve intervenire immediatamente, esigendo da questa compagnia, così come da tutte quelle che hanno utenti a San Marino, il pagamento delle concessioni e quindi la piena regolarizzazione delle loro attività; ciò da un lato metterebbe fine a questo aggravio di costi per i cittadini, rappresentato dal roaming, e dall’altro rappresenterebbe un significativo introito per il nostro paese.
Al contempo, andrebbe a sbloccare una situazione, del tutto anacronistica, di sostanziale monopolio nel campo delle telecomunicazioni, tant’è che l’unica compagnia di telefonia fissa con cui il nostro Stato ha sottoscritto una convenzione, è quella di Telecom Italia.
Nel campo delle telecomunicazioni, dunque, a San Marino siamo ancora alla preistoria; è assurdo e paradossale che ciò avvenga proprio nel settore che più di ogni altro viene celebrato come il principale propulsore del progresso tecnologico e come portatore di futuro! Perché le istituzioni non intervengono? Si vuole ancora favorire chi trae benefici da questa situazione bloccata e di mancata concorrenzialità?
Le telecomunicazioni devono avere un ruolo fondamentale nel rilancio dello sviluppo di San Marino; quindi, deve essere assolutamente colta l’opportunità sia di incamerare le dovute risorse da parte dello Stato, sia di innescare finalmente un meccanismo che porti una reale concorrenzialità tra le diverse compagnie di telecomunicazioni, in grado di produrre l’abbassamento dei prezzi e il miglioramento dei servizi, a vantaggio dei cittadini e delle loro condizioni economiche.
Associazione Sportello Consumatori
Il roaming che una compagnia di telefonia mobile (Wind) ha deciso di applicare per le chiamate da e verso San Marino, è un ingiusto e indebito salasso per gli utenti. A questa situazione si è giunti perché tale compagnia telefonica, che in precedenza aveva puntato indebitamente i ripetitori verso San Marino, non paga le concessioni allo Stato sammarinese, e per tale motivo ha scelto di applicare la tariffa internazionale.
Va sottolineato che non sono penalizzati solo gli abbonanti Wind, ma anche tutti gli utenti telefonici sammarinesi, di ogni compagnia fissa e mobile, i quali sono sottoposti a questa ingiusta tariffa per le chiamate verso i telefoni Wind. Chi telefona da qualsiasi telefono fisso o mobile ad un utente Wind, e magari è ignaro di questa maggiorazione tariffaria, si ritroverà a pagare bollette molto salate.
Per l'Associazione Sportello Consumatori, lo Stato non può limitarsi ad assistere passivamente a questa ingiustizia, come ha fatto finora: deve intervenire immediatamente, esigendo da questa compagnia, così come da tutte quelle che hanno utenti a San Marino, il pagamento delle concessioni e quindi la piena regolarizzazione delle loro attività; ciò da un lato metterebbe fine a questo aggravio di costi per i cittadini, rappresentato dal roaming, e dall’altro rappresenterebbe un significativo introito per il nostro paese.
Al contempo, andrebbe a sbloccare una situazione, del tutto anacronistica, di sostanziale monopolio nel campo delle telecomunicazioni, tant’è che l’unica compagnia di telefonia fissa con cui il nostro Stato ha sottoscritto una convenzione, è quella di Telecom Italia.
Nel campo delle telecomunicazioni, dunque, a San Marino siamo ancora alla preistoria; è assurdo e paradossale che ciò avvenga proprio nel settore che più di ogni altro viene celebrato come il principale propulsore del progresso tecnologico e come portatore di futuro! Perché le istituzioni non intervengono? Si vuole ancora favorire chi trae benefici da questa situazione bloccata e di mancata concorrenzialità?
Le telecomunicazioni devono avere un ruolo fondamentale nel rilancio dello sviluppo di San Marino; quindi, deve essere assolutamente colta l’opportunità sia di incamerare le dovute risorse da parte dello Stato, sia di innescare finalmente un meccanismo che porti una reale concorrenzialità tra le diverse compagnie di telecomunicazioni, in grado di produrre l’abbassamento dei prezzi e il miglioramento dei servizi, a vantaggio dei cittadini e delle loro condizioni economiche.
Associazione Sportello Consumatori
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