Sarà domani il giorno decisivo per sciogliere gli ultimi nodi e dare il via alla trattativa finale per la cessione del gruppo Delta. Nel pomeriggio, a Roma, si terrà il previsto incontro nella sede di Banca d’Italia, per definire una volta per tutte la ripartizione delle perdite, in carico attualmente a Cassa di Risparmio per circa 1 miliardo e seicento milioni di Euro, alla Barclay Bank per 600 milioni e a seguire altre 10 banche, che da Delta avanza crediti. Istituti che hanno avanzato alcune riserve, circa le suddivisioni e che chiedono sia la Cassa di Risparmio ad accollarsi una parte dei 3 miliardi e 300 milioni di esposizione. Se ne discute già da qualche giorno e domani si potrebbero vedere i risultati del confronto. L’auspicio è che si arrivi ad un’intesa che possa togliere quello sbarramento che impedisce la definizione del piano di Intesa San Paolo per l’acquisizione. Bankitalia sollecita una conclusione in tempi rapidi, Cassa di Risparmio assicura la disponibilità a trovare un punto d’incontro, quindi ad accollarsi una parte dei rischi, “ma non può essere una disponibilità illimitata”, spiega il Presidente della Fondazione San Marino, proprietaria dell’istituto di credito. Tito Masi segue da vicino e si tiene costantemente in contatto con il Presidente Sibani e i consulenti incaricati, “possiamo accettare i rischi entro certi limiti – ci ha dichiarato – non oltre. Faremo la nostra parte e ci aspettiamo che anche gli altri facciano la loro. Solo così potremmo arrivare ad una soluzione”. Masi auspica che si possa trovare un’intesa che ritiene possibile e che si impone come necessaria per avviarsi a chiudere la partita.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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