Prima regola, non avventurarsi in luoghi mai frequentati prima, meglio fidarsi dei negozi già conosciuti, dove si sono fatti acquisti in altri periodi dell'anno. Questo eviterà sicuramente di trovarsi fra le mani vecchi fondi di magazzino, riesumati per l'occasione. Poi attenti ai cartellini dei prezzi. Spesso alcuni commercianti espongono capi non in saldo vicino a quelli scontati, limitandosi ad indicare uno sconto generico e non riferibile ai singoli articoli. Prima di decidere l'acquisto meglio confrontare i prezzi di più negozi e solo dopo decidere se si tratta veramente di un buon affare; attenzione anche a quei negozi dove in periodo di saldi risultano disponibili tutte le taglie. Solitamente in questo periodo si vendono le rimanenze e dietro una scelta troppo ampia potrebbe celarsi una serie di capi di qualità inferiore, realizzati appositamente per essere venduti a saldo. Ultima indicazione: diffidare dei saldi organizzati da società specializzate, quelle che portano nel negozio, merce, commessi, cartelli pubblicitari. Non si tratta di “veri” saldi – spiega l'Asdico - ma di una vendita di fondi magazzino. In generale è meglio diffidare, soprattutto nella fase iniziale, degli sconti eccessivi, che possono nascondere una piccola e antipatica strategia commerciale: quella di “riprezzare” i prodotti, modificare cioè al rialzo i cartellini dei capi in vendita allo scopo di far credere, al consumatore di beneficiare di un forte sconto. Gli sconti più corposi, solitamente si verificano verso la fine dei saldi e non nei primi giorni. Occhio, quindi, alle sirene ammaliatrici che illudono su grandi affari, perché può capitare che si tramutino in sonore fregature. Importante informarsi sulla possibilità di sostituzione di quanto acquistato, considerato che solitamente, durante i saldi, questo diritto viene limitato. In ogni caso – raccomanda l'Asdico - è indispensabile conservare lo scontrino o la ricevuta di acquisto.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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