La nostra ripetuta proposta di nazionalizzare la Cassa di Risparmio e di socializzare una parte del capitale sociale attraverso l’azionariato popolare, non è stata presa in considerazione e così va avanti il progetto dei poteri finanziari per prendersela quando sarà il momento. Rileviamo ancora una volta che deve essere resa nota la reale situazione della Cassa di Risparmio nonché il progetto industriale per salvarla; che l’intervento dello Stato alla cieca è imprudente, insufficiente e non garantito; che i fondi pensionistici non sono abbastanza tutelati; che nel momento in cui viene distrutto il sistema bancario è necessario avere una banca sociale che tutela lo Stato e i risparmiatori. I cittadini sono ancora in attesa di spiegazioni sulla famosa e fantomatica consulenza di 15 milioni di euro che la Cassa di Risparmio ha pagato a Sopaf senza che questa consulenza sia stata adeguatamente documentata. Sono ancora in attesa di spiegazioni della eccezionale operazione di prelievo di 35 milioni di euro effettuata pochi giorni prima del presto dello Stato, in un periodo in cui i prelievi dei cittadini vengono consentiti con il…contagocce! Il Collegio Sindacale dovrebbe riferire in merito al Consiglio per sollevare il velo che copre le operazioni opache in quanto la Cassa di Risparmio è considerato un ente di interesse pubblico.
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