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San Marino: depositato da esponenti di Maggioranza PdL sui Certificati di Compensazione Fiscale

Scelta anche una denominazione: “Titani”. Si tratta di un primo, concreto passo, verso l'introduzione della cosiddetta “moneta fiscale” a San Marino

11 giu 2020

“Uno sforzo di creatività politica ed economica”; così, nella relazione, viene definito il progetto di legge istitutivo dei Certificati di Compensazione Fiscale Sammarinesi, che vede come primo firmatario Giovanni Zonzini, di Rete. Una risposta originale all'attuale, drammatica, crisi di liquidità; con il dichiarato intento di “aumentare la capacità di spesa dei cittadini”, e di conseguenza la domanda aggregata; a tutto beneficio di un PIL gravemente minacciato dagli effetti della pandemia. 21 gli articoli del PdL; il primo definisce il CCFS – questo l'acronimo -, un “titolo di credito improprio, che incorpora il diritto alla compensazione per il pagamento, in qualsiasi momento, di imposte, tasse e tributi” dovuti allo Stato.

Come anticipato nelle scorse settimane, è previsto l'accredito sulla Smac; perché una delle caratteristiche – a suo modo “rivoluzionarie” - di questo strumento, è il possibile utilizzo per l'acquisto di beni e servizi in Territorio. Seppur con la previsione dell'accettazione “su base volontaria” di questi pagamenti. In apparente discontinuità con le logiche liberali da tempo dominanti, è il “controllo politico” sull'emissione: tramite delibera del Congresso, nel rispetto dei massimali stabiliti dal Bilancio, e in collaborazione con BCSM.

Di forte impatto simbolico, poi, la denominazione, pensata per questi certificati: si chiameranno “Titani”. Ognuno dei quali avrà il controvalore di 1 euro. Interessante il punto in cui si prevede il pagamento in questa forma, sempre su base volontaria, di una quota fino al 30% - per la parte eccedente i 1.000 euro - di salari, emolumenti e pensioni. Stabilite anche le modalità di utilizzo per gli operatori economici. Mentre l'articolo 6 consente alle banche di prestare “Titani” contro euro. “Moneta fiscale” da utilizzare anche per una rete strutturata di sussidi: ad esempio 2.000 Titani ai disoccupati privi di ammortizzatori sociali o agli imprenditori costretti a sospendere le proprie attività a causa della pandemia. Sono comunque indicati precisi limiti all'accesso, con riferimento al reddito o alle disponibilità finanziarie; e sanzioni per chi dichiara il falso.

Nel PdL, infine, non mancano elementi di incentivo alla circolazione ed alla accettazione di questi Certificati di Compensazione Fiscale; per i quali i relatori raccomandano un'emissione graduale, testando periodicamente “le capacità di assorbimento del sistema economico”. Si ribadisce infine che il progetto non è “blindato”, ma aperto al contributo di tutti.


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