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San Marino: un'economia tra luci e ombre

26 apr 2017
San Marino: un'economia tra luci e ombre
San Marino: un'economia tra luci e ombre - Presentato dalla Camera di Commercio il “Rapporto 2015/2016 sull'impresa sammarinese”. Nel video le...
E' ancora un quadro economico in chiaroscuro quello sammarinese: ai timidi segnali di ripresa del Pil (+1,1% per il 2016), e dell'occupazione (tasso di disoccupazione sceso dal 9,18% del 2015 all'8,59% del 2016) fanno da contrappeso in generale la contrazione del manifatturiero e le difficoltà del comparto alberghi/ristoranti sotto il profilo dei risultati di bilancio. Nella Giornata dell'Economia, Camera di Commercio presenta la relazione con le dinamiche riferite al biennio 2015/2016. Si parte delle esportazioni, che ritrovano l'andamento positivo dopo anni di recessione, seppur con un timido 1,4% solo nel 2015, ma che conforta se paragonato ai numeri da capogiro che demarcano il crollo dell'export a partire dal 2009 e fino al 2013: una perdita di 1700 milioni di euro corrispondente ad una contrazione del 45% nell'arco di 5 anni. In calo nel 2016 il numero delle imprese, 62 in meno; mentre aumentano i dipendenti, 233 in più, arrivando a 18573. Si riduce il ricorso agli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione guadagni scende al di sotto dei livelli pre-crisi.
Il 2015 si rivela un anno positivo per il comparto metalmeccanico (+8%); al contrario per altri segmenti dell'industria manifatturiera (carta, chimica, editoria, plastica, stampa, tessile) che registrano una flessione nel valore della produzione pari al 6%. Ciononostante il settore è riuscito a mantenere buoni livelli di redditività.
“Prosegue nel 2015 – si legge nel report - la fase di ridimensionamento che sta caratterizzando il settore delle costruzioni. Dopo una riduzione del 13% nel 2014 il valore della produzione scende di un ulteriore 8,2% nel 2015, delineando gli effetti della crisi interna del settore edilizio”. Per il commercio all'ingrosso è il primo anno di crescita del fatturato dopo sei anni (+2,6), ancor meglio il commercio al dettaglio (6,2%). Per i trasporti appena lo 0,5% in più. Trend in aumento per i servizi (+3,8%).
In sintesi, il 22% delle imprese ha visto il proprio reddito diminuire, stessa percentuale di coloro che lo ritengono aumentato. Il restante 56% riscontra una sostanziale stabilità. “Seppur non troppo aggiornati, commenta il Segretario Zafferani, questi dati sono comunque utili elementi di valutazione”. Annunciata intanto a maggio la presentazione di un progetto di legge a tema economico.
Nel video le interviste a Pier Giovanni Terenzi, Presidente Camera di Commercio e Andrea Zafferani, Segretario di Stato Industria e Lavoro.

sp

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