Il Segretario Arzilli incontra, a Washington, la delegazione della Banca Mondiale e propone l'ingresso della Repubblica nel rapporto Doing Business. Domani la presentazione della riforma fiscale al Fondo Monetario. I ministri delle finanze ed i banchieri centrali del G20 restano preoccupati per la fragilità della ripresa economica globale, lo hanno affermato a Washington, nella riunione durante lo Spring Meeting del Fondo Monetario Internazionale. A loro giudizio le recenti azioni politiche hanno ridotto le minacce immediate per la zona euro, ma i rischi di ribasso restano elevati. Il ritmo di crescita rimane modesto e incerto, servono azioni immediate e concertate per ripristinare la fiducia e rilanciare la crescita. Un invito a ripristinare la stabilità e ad attuare programmi sostenibili da aggiustamenti fiscali. Evitando di deprimere la domanda interna. Richieste anche più vigorose riforme strutturali e politiche capaci di incrementare la crescita. “Siamo impegnati a sostenere una forte, inclusiva, crescita sostenibile ed equa contribuendo così alla ripresa globale -scrivono i ministri delle Finanze e banchieri centrali. Ci concentreremo sulla creazione di posti di lavoro e su efficaci e accessibili reti di sicurezza sociale che proteggano i poveri e le persone vulnerabili”.
E' in questo contesto che la Repubblica di San Marino si prepara a presentare, probabilmente domani, la sua proposta di riforma fiscale. Il governatore per la banca mondiale Marco Arzilli, ha incontrato una delegazione della Banca Mondiale, caldeggiando l'ingresso della Repubblica nel sistema Doing Business, lo strumento che valuta l'operatività dei paesi, ne giudica la competitività e la capacità di attrazione degli investimenti. Il rapporto che indica i paesi con i quali è più facile fare affari. Arzilli si è incontrato anche con il rappresentate per San Marno della Banca Mondiale e affrontato il tema del ruolo sammarinese nei piccoli Stati. Un gruppo in cui la Repubblica può avere in peso. Intanto Sinistra Unita mette in guardia sui rischi di una richiesta di apertura di una linea di credito al Fondo Monetario Internazionale. “Una eventualità - spiega in una nota - non contemplata nell'ordine del giorno congiunto e gravida di conseguenze negative. Se a Washington il Governatore Valentini dovesse formulare questa richiesta - scrive - il Patto se ne dovrà assumere tutte le responsabilità”.
Sergio Barducci
E' in questo contesto che la Repubblica di San Marino si prepara a presentare, probabilmente domani, la sua proposta di riforma fiscale. Il governatore per la banca mondiale Marco Arzilli, ha incontrato una delegazione della Banca Mondiale, caldeggiando l'ingresso della Repubblica nel sistema Doing Business, lo strumento che valuta l'operatività dei paesi, ne giudica la competitività e la capacità di attrazione degli investimenti. Il rapporto che indica i paesi con i quali è più facile fare affari. Arzilli si è incontrato anche con il rappresentate per San Marno della Banca Mondiale e affrontato il tema del ruolo sammarinese nei piccoli Stati. Un gruppo in cui la Repubblica può avere in peso. Intanto Sinistra Unita mette in guardia sui rischi di una richiesta di apertura di una linea di credito al Fondo Monetario Internazionale. “Una eventualità - spiega in una nota - non contemplata nell'ordine del giorno congiunto e gravida di conseguenze negative. Se a Washington il Governatore Valentini dovesse formulare questa richiesta - scrive - il Patto se ne dovrà assumere tutte le responsabilità”.
Sergio Barducci
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