Martedì 14 dicembre. È la data dello sciopero generale deciso da CDLS e CSdL. A un anno esatto dalla precedente manifestazione. era il 16 dicembre, quando oltre mille persone sfilarono in Piazza della Libertà. Al centro sociale di Dogana la prima uscita pubblica per spiegare i motivi della protesta. No alla Finanziaria, equità fiscale subito, no all’aumento delle tariffe, per un progetto di sviluppo e per giusto rinnovo dei contratti. Una agitazione che sarà preceduta, lunedì 13, dal sit-in dei rappresentanti sindacali CSU in Piazza della Libertà. Un presidio che dal pomeriggio si protrarrà per tutta la durata dei lavori consiliari. “Il paese - hanno spiegato i vertici sindacali - sta pagando mancate scelte politiche di sviluppo e anche in questa fase, di fronte a una manovra che impone solo tagli e tasse, non c’è idea di futuro”. “Capiamo la difficoltà del momento - ha detto Marco Tura, Segretario Generale della CDLS - per un governo che fatica a reperire risorse. Ma siccome la crisi produrrà ancora effetti negativi non possiamo pensare che la Finanziaria risolverà il problema. Servono segnali di equità”. Il Segretario Generale CSdL, Giuliano Tamagnini vede uno spiraglio in questa fase. “La possibilità di scoperchiare la pentola del malaffare - ha proseguito - per rifondare una Repubblica sull’economia sana”. Toccate con mano le difficoltà che la crisi sta creando alle persone. Che si stringono attorno ai rappresentanti dei lavoratori. Finora non c’è stato alcun dissenso nei loro confronti.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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