L’Ufficio centrale di collegamento sta lavorando soprattutto sugli accordi passati. Dal 2 aprile 2009 a oggi, infatti, il CLO ha esaminato 170 richieste provenienti dall’estero, relative a 500 rapporti di interscambio commerciale. La stragrande maggioranza con l’Italia. Allo stesso tempo dall’organismo con sede a Palazzo Giovagnoli, sono partite 55 richieste per fare luce su scambi avvenuti con 269 operatori esteri. Anche in questo caso il Bel Paese la fa da padrone. Pratiche che fanno riferimento soprattutto all’intesa del ’97 tra gli allora responsabili alle Finanze, Vincenzo Visco e Clelio Galassi, e che riguarda esclusivamente i flussi commerciali, l’interscambio, Iva e monofase.
Solo una minima parte riguarda invece le richieste legate agli accordi sullo scambio d’informazioni sottoscritti dal Titano con gli altri paesi europei. Da agosto è in vigore anche la legge sullo scambio d’informazioni su richiesta anche in presenza di accordi parafati. In attesa di vedere la firma dell’intesa, annunciata dal ministro degli Esteri Frattini, il CLO attende eventuali richieste, “non prima – per il segretario alle Finanze Valentini – che l’Italia dica a sua volta come intende svolgere queste richieste”.
Giovanna Bartolucci
Solo una minima parte riguarda invece le richieste legate agli accordi sullo scambio d’informazioni sottoscritti dal Titano con gli altri paesi europei. Da agosto è in vigore anche la legge sullo scambio d’informazioni su richiesta anche in presenza di accordi parafati. In attesa di vedere la firma dell’intesa, annunciata dal ministro degli Esteri Frattini, il CLO attende eventuali richieste, “non prima – per il segretario alle Finanze Valentini – che l’Italia dica a sua volta come intende svolgere queste richieste”.
Giovanna Bartolucci
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