Molti cittadini sono indispettiti, esasperati dai disagi che inevitabilmente accompagnano questa modalità di protesta. Si parla di auto danneggiate, di insulti a chi si reca al lavoro a piedi, di momenti di grave tensione. “Esagerazioni” secondo alcuni lavoratori, che accusano la stampa di voler mettere in cattiva luce gli scioperanti. La situazione sembra comunque in via di miglioramento. E’ di queste ore la direttiva della FLI di cessare i blocchi indiscriminati. “Se ci sono stati eccessi – fa sapere il sindacato sono dovuti ad iniziative individuali da cui ci dissociamo”. Ma com’è la situazione ai blocchi? Eccoci in zona Ciarulla; sono poche le automobili o i camion in transito da queste parti: tutti – o quasi - sanno dei presidi, ma nei giorni scorsi non sono mancate discussioni tra lavoratori e cittadini. Questo presidio, insieme a quello di Faetano, resta attivo 24 ore su 24. Le regole sono piuttosto rigide: il passaggio è interdetto – oltre che alle persone del settore industria – anche a cittadini e turisti.
Per proseguire è necessario lasciare l’automobile nei parcheggi e proseguire a piedi. Situazione diversa al presidio di Falciano: qui, gli unici mezzi che non possono passare, sono quelli diretti verso le aziende del settore industria ed artigianato. Chi proprio non digerisce questa situazione sono gli autotrasportatori, che spesso arrivano ignari di ciò che li attende. I disagi insomma non mancano e in tanti si interrogano sulla legittimità o meno di questa forma di protesta. C'è chi accusa, poi, alcuni dirigenti del sindacato di partecipare ai presidi durante il permesso sindacale. “Il problema non esiste – fanno sapere però dalla CSU – i delegati sindacali sono in assemblea permanente, seguono la trattativa e quando si recano ai presidi lo fanno per informare i lavoratori sullo stato della vertenza”.
Per proseguire è necessario lasciare l’automobile nei parcheggi e proseguire a piedi. Situazione diversa al presidio di Falciano: qui, gli unici mezzi che non possono passare, sono quelli diretti verso le aziende del settore industria ed artigianato. Chi proprio non digerisce questa situazione sono gli autotrasportatori, che spesso arrivano ignari di ciò che li attende. I disagi insomma non mancano e in tanti si interrogano sulla legittimità o meno di questa forma di protesta. C'è chi accusa, poi, alcuni dirigenti del sindacato di partecipare ai presidi durante il permesso sindacale. “Il problema non esiste – fanno sapere però dalla CSU – i delegati sindacali sono in assemblea permanente, seguono la trattativa e quando si recano ai presidi lo fanno per informare i lavoratori sullo stato della vertenza”.
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