Dopo soli tre mesi i lavoratori di tutti i settori sono scesi in piazza per chiedere pensioni certe e dignitose, più diritti e meno precarietà, e una chiusura positiva dei contratti. San Marino si è fermato alle 9. Alle 9.15 il raduno in piazzale Bellucci poi il corteo armato di fischietti, striscioni, cartelli e slogan ha attraversato via Gino Giacomini, ha sfilato nello Stradone per poi raggiungere il Centro Storico attraverso la Porta del Paese. In Piazza della Libertà la manifestazione è entrata nel vivo con i comizi dei Segretari Generali delle due confederazioni sindacali, Marco Beccari e Giovanni Ghiotti, in concomitanza con la riunione del Congresso di Stato. Difficile capire quanti lavoratori abbiano aderito visto che le modalità dello sciopero prevedevano l’astensione dal lavoro in orari diversi nell’arco dell’intera giornata, di fatto sul Pianello c’era meno gente rispetto a tre mesi fa. Secondo la Gendarmeria circa 2000 le persone in piazza, mentre nel precedente sciopero generale si era toccato il numero record di oltre 3000 presenze. Alle 11.30 la manifestazione si è sciolta. Ora ai lavoratori non resta che attendere.
Riproduzione riservata ©