L'ipotesi era nell'aria da qualche tempo, ma ora è stata concretizzata. Quei 2 milioni e 600mila euro da risparmiare si troveranno razionalizzando altre voci di spesa nella Pa, ad esempio le consulenze. Niente più tagli agli stipendi pubblici, quindi. Lo ha annunciato ai sindacati il segretario di Stato agli Interni Guerrino Zanotti che si è detto soddisfatto del risultato.
Consulenze legali e amministrative, spese di viaggio e rappresentanza, marketing e promozione dell'Azienda dei servizi, nolo di apparecchiature, cancelleria e stampati: sono le principali voci che si ridurranno. Soddisfatti anche i sindacati. “E' positivo che si risparmi in spese improduttive o in altri ambiti”, afferma Antonio Bacciocchi (Csdl). "Non avremmo mai potuto accettare un taglio agli stipendi", dichiara Milena Frulli della Cdls. “La visione che avevamo era giusta; bisogna andare avanti per questa strada”, commenta Giorgia Giacomini (Usl). Nei piani c'è poi la volontà di intervenire sui fondi relativi a Reggenza e Consiglio. "Anche la politica deve fare la sua parte", dice a questo proposito Zanotti.
Ora si passa a una più complessa fase di confronto per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Tra le richieste del Governo, quella di aumentare da 36 a 37,5 le ore di servizio dei lavoratori a parità di compenso e di rendere più flessibili i turni, specie in strutture che richiedono orari particolari come quelle aperte ai turisti.
I tagli scongiurati hanno provocato, però, le critiche del settore imprenditoriale. Osla scrive di non essere mai stata a favore dei “tagli lineari”, ma chiede di parificare orario pubblico e privato e di procedere con accordi di solidarietà per il personale in esubero o non più riqualificabile vista la “disastrosa situazione dell'economia”. Tutte le aziende in crisi hanno preso provvedimenti, prosegue Osla, ed “è inaccettabile che lo Stato non abbia il coraggio di farlo”.
mt
Nel servizio, l'intervista al segretario di Stato agli Interni, Guerrino Zanotti
Consulenze legali e amministrative, spese di viaggio e rappresentanza, marketing e promozione dell'Azienda dei servizi, nolo di apparecchiature, cancelleria e stampati: sono le principali voci che si ridurranno. Soddisfatti anche i sindacati. “E' positivo che si risparmi in spese improduttive o in altri ambiti”, afferma Antonio Bacciocchi (Csdl). "Non avremmo mai potuto accettare un taglio agli stipendi", dichiara Milena Frulli della Cdls. “La visione che avevamo era giusta; bisogna andare avanti per questa strada”, commenta Giorgia Giacomini (Usl). Nei piani c'è poi la volontà di intervenire sui fondi relativi a Reggenza e Consiglio. "Anche la politica deve fare la sua parte", dice a questo proposito Zanotti.
Ora si passa a una più complessa fase di confronto per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Tra le richieste del Governo, quella di aumentare da 36 a 37,5 le ore di servizio dei lavoratori a parità di compenso e di rendere più flessibili i turni, specie in strutture che richiedono orari particolari come quelle aperte ai turisti.
I tagli scongiurati hanno provocato, però, le critiche del settore imprenditoriale. Osla scrive di non essere mai stata a favore dei “tagli lineari”, ma chiede di parificare orario pubblico e privato e di procedere con accordi di solidarietà per il personale in esubero o non più riqualificabile vista la “disastrosa situazione dell'economia”. Tutte le aziende in crisi hanno preso provvedimenti, prosegue Osla, ed “è inaccettabile che lo Stato non abbia il coraggio di farlo”.
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Nel servizio, l'intervista al segretario di Stato agli Interni, Guerrino Zanotti
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