Un problema interpretativo di una norma contrattuale o una violazione dello stesso contratto? Su queste due posizioni si accendono i rapporti tra Associazione Bancaria Sammarinese e dipendenti degli istituti di credito, chiamati al lavoro il 23 e il 30 dicembre. Due giornate di vacanza, secondo i sindacati, in virtù della art.14 del contratto unico, che prevede il mantenimento della festività per le giornate lavorative antecedenti il 25 dicembre e il Primo dell’Anno. Due vigilie che cadono di sabato, dunque, secondo i sindacati, la festività si anticipa al 23 e al 30 dicembre.
Un principio messo in discussione dall’ABS, per cui i due sabati di vigilia rappresentano già giornate non lavorative. L’agitazione era scattata la settimana scorsa quando la Fulcas Csu prometteva una assemblea generale dei dipendenti del settore “contro - scriveva in una nota – il tentativo maldestro e arrogante dell’ABS di mettere in discussione chiari principi contrattuali”. L’assemblea confermata per questa mattina (dalle 8 alle 10.30) alla Casa San Giuseppe a Valdragone, così come confermato è l’invito ai bancari da parte della Federazione Servizi a non recarsi al lavoro il 23 e il 30 dicembre, “in quanto – ribadisce – giornate festive”. Una posizione che per i sindacati trova conferma nella decisione di Assobank che proprio oggi ha dichiarato la chiusura per il 23 e il 30 degli istituti di credito aderenti. “Se l’ABS – puntualizza la Federazione Servizi – proseguirà lungo la linea del muro contro muro si promuoverà ogni iniziativa anche legale a tutela dei diritti violati”. “Non possiamo non fornire servizi ai clienti per un problema interpretativo – replica il presidente dell’ABS Mario Fantini – a costo di intraprendere le vie legali. Chiediamo che vengano a lavorare, se poi si dimostrerà che abbiamo torto siamo pronti a risponderne, pagando la giornata”.
Un principio messo in discussione dall’ABS, per cui i due sabati di vigilia rappresentano già giornate non lavorative. L’agitazione era scattata la settimana scorsa quando la Fulcas Csu prometteva una assemblea generale dei dipendenti del settore “contro - scriveva in una nota – il tentativo maldestro e arrogante dell’ABS di mettere in discussione chiari principi contrattuali”. L’assemblea confermata per questa mattina (dalle 8 alle 10.30) alla Casa San Giuseppe a Valdragone, così come confermato è l’invito ai bancari da parte della Federazione Servizi a non recarsi al lavoro il 23 e il 30 dicembre, “in quanto – ribadisce – giornate festive”. Una posizione che per i sindacati trova conferma nella decisione di Assobank che proprio oggi ha dichiarato la chiusura per il 23 e il 30 degli istituti di credito aderenti. “Se l’ABS – puntualizza la Federazione Servizi – proseguirà lungo la linea del muro contro muro si promuoverà ogni iniziativa anche legale a tutela dei diritti violati”. “Non possiamo non fornire servizi ai clienti per un problema interpretativo – replica il presidente dell’ABS Mario Fantini – a costo di intraprendere le vie legali. Chiediamo che vengano a lavorare, se poi si dimostrerà che abbiamo torto siamo pronti a risponderne, pagando la giornata”.
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