Annus horribilis i cui effetti, come un domino, continuano a farsi sentire su tessuto economico e famiglie. In Italia nel 2009 ha assunto meno di un'impresa su tre. E la maggior parte dei contratti è a tempo determinato, sotto l'anno. La profonda recessione che ha investito l'intera economia mondiale ha colpito in modo particolarmente severo il settore industriale. Una profonda crisi culturale oltre che economica. Al dossier Isae fa eco l’allarme delle Acli. Tempi duri per le famiglie spesso in bilico tra spese, debiti e la necessità di arrivare a fine mese. Due italiani su tre cercano di risparmiare, tagliano tutto, anche spesa, luce e riscaldamento. Si allarga la forbice tra redditi alti e bassi, sta peggio chi non ha una casa di proprietà. La Caritas aggiunge: ai nostri sportelli sempre più richieste di aiuto. La ricerca commissionata da Caritas e Acli fotografa una situazione in certi casi drammatica. La crisi del sistema economico finanziario del 2009 si è innestata su una crisi già esistente in Italia, che è ora in estremo affanno mettendo in serie difficoltà molte famiglie che non avevano come altre quel reddito di base rappresentato da casa e risparmio, ereditato dalle famiglie solide di provenienza. Il presidente Acli punta il dito su scelte politiche che hanno favorito nuclei familiari di reddito medio alto a discapito di quelli che invece sono scivolati poi nella povertà.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
Riproduzione riservata ©