Ci siamo. Ora mancano solo due procedure amministrative, che avranno tempi brevi. Poi il Palas potrà finalmente pensare a quella inaugurazione che rimanda da 11 mesi. Ieri il ritiro del certificato di conformità sismica, poi la società Palazzo dei Congressi ha reso noto che l’opera è conforme al “progetto autorizzato e alle norme per le costruzioni”, archiviando la polemica su staffe e pilastri posizionati a distanza irregolare. Ora si guarda al futuro: l’inaugurazione è prevista per settembre, e tra gli ospiti gira il nome del presidente del Senato Schifani. Quel che è certo è che la svolta è vicina. Ne è convinto il presidente di Rimini Feria Lorenzo Cagnoni, “l’avvio dell’attività congressuale nel nuovo sito - ha detto - sarà a beneficio dell’economia di tutto il territorio”. Anche il Presidente della Provicnia Stefano Vitali ed il sindaco Andrea Gnassi guardano al futuro: “Rimini dopo la Fiera cala un altro asso nella competizione nazionale e internazionale del congressuale, uno straordinario volano che non mancherà di produrre a breve i suoi effetti”. Le magnifiche sorti progressive del Palas compensano dunque l’amarezza per questi undici mesi di ritardo, che avevano causato non poche polemiche. Non tutti i mali vengono per nuocere, si arriva a dire con ottimismo tutto romagnolo: la dettagliata radiografia su tutte le parti strutturali a cui è stato sottoposto l’edificio ha attestato il livello di sicurezza di tutto il palazzo. Le carte sono in regola ed è tutto bene quel che finisce bene.
Sara Bucci
Sara Bucci
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