Oltre 1000 le firme raccolte fino a questo momento nei sit in promossi dalla Confederazione democratica contro l’inasprimento delle tariffe di luce, acqua, gas, rifiuti e dei biglietti di funivia e autobus. “Non siamo mai stati pregiudizialmente contrari ai rincari -comunica la CDLS- la raccolta firme ha come obiettivo la ripresa del confronto per chiedere al governo di rivedere la politica tariffaria all’insegna della moderazione e della gradualità”. La raccolta delle sottoscrizioni, avviata giovedì scorso, è in programma anche nelle giornate di domani e dopo domani, e si concluderà venerdì 16. E mentre la CDLS, per spingere il Governo ad un cambio di rotta, ha deciso di scendere in piazza, la Confederazione del lavoro, che ribadisce la propria netta contrarietà ai “gravi e preoccupanti” rincari decisi dall’esecutivo, mette in campo una diversa strategia: proposte concrete per spingere il Governo ad assumere misure urgenti in campo sociale. Obiettivo quello di ridurre in modo significativo gli aumenti delle tariffe dei servizi pubblici, bloccare l’incremento del costo della vita, potenziare i servizi sociali, come mense e asili nido. Ma anche proposte specifiche a tutela delle famiglie e dei cittadini più in difficoltà. “A sostegno delle proposte rivendicative -scrive la CSdL – le assemblee precongressuali al via dal 5 marzo, assumeranno un carattere di mobilitazione”. Il Segretario all’industria Tito Masi, ribadisce intanto la piena disponibilità al confronto: “non per rimettere in discussione gli aumenti delle tariffe -scelta impopolare ma necessaria, dopo 8 anni di mancati aggiornamenti dei costi- ma per rivedere e discutere insieme alle organizzazioni sindacali la struttura delle fasce tariffarie.”
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